3000 domande di certificazione Ape sociale al giorno!

Per l’inoltro delle domande di certificazione del diritto all’indennità Ape sociale c’è tempo fino al 15 luglio.

L’Ape sociale è un istituto sperimentale (periodo maggio 2017 – dicembre 2018) per il quale lo Stato ha fissato un tetto massimo di spesa annuo.

Le risorse annualmente disponibili sono limitate e l’INPS emetterà certificazioni relative alla sussistenza dei requisiti ed alla possibile decorrenza dell’indennità per il 2017, sulla base di una graduatoria costruita sulla base della data di maturazione dei requisiti e sulla data della domanda.

La media giornaliere delle domande inoltrate all’INPS in questi dieci giorni è pari a circa 3.000!

È importante verificare sollecitamente se si hanno i requisiti (hai già fatto il nostro test? può aiutarti in questo) per poi inoltrare la domanda di certificazione del diritto e se già i requisiti sussistono la domanda di indennità.

L’INPS verifica la sussistenza, almeno in prospettiva, di tutti i requisiti e la disponibilità dei fondi che sono stati messi a bilancio per finanziare l’indennità Ape sociale per il 2017; entro il 15 ottobre dovrà rilasciare le certificazioni.

Cosa fare?

1) verifica se si possono far valere i requisiti entro il 31/12/2017

Per poter fruire dell’indennità Ape sociale sappiamo che è necessario avere 63 anni di età, risiedere in Italia, non essere già titolari di una pensione diretta, poter far valere almeno 30/36 anni di contributi ed appartenere ad una delle categorie di disagio che la legge ha indicato.

Le particolari condizioni che consentono l’accesso all’Ape sociale sono:

  • essere disoccupato a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale ex art. 7 L. 604/66, ed avere terminato da almeno 3 mesi la fruizione dell’indennità contro la disoccupazione;
  • essere lavoratore che assiste da almeno 6 mesi il coniuge o l’unito civile o un parente di 1° grado convivente portatore di handicap in stato di gravità;
  • essere titolare di un verbale di invalidità civile in misura non inferiore al 74%;
  • essere lavoratore dipendente addetto a lavorazioni rischiose o pericolose prestate nel settore dell’industria estrattiva, edili, conciatori, camionisti, macchinisti convogli ferroviari e personale viaggiante, addetti a gru e macchine escavatrici, insegnanti dell’infanzia ed educatori asili nido, addetti all’assistenza e cura di persone non autosufficienti, personale infermieristico ed ostetrico soggetto a lavoro a turni, facchini, operatori ecologici, addetti alle pulizie. L’attività gravosa deve risultare svolta continuativamente ed ininterrottamente da almeno 6 anni. È ammesso al beneficio chi ha avuto interruzioni o sospensioni dell’attività gravosa inferiori a 12 mesi negli ultimi 6 anni purché abbia svolto l’attività gravosa nel 7° anno e possa quindi raggiungere il requisito dei 6 anni di attività continuativa.

2) Verifica quali requisiti maturi alla domanda e quali entro il 31/12/2017!

Ci sono requisiti che devono sussistere al momento di inoltro della domanda di certificazione e ci sono requisiti che possono essere maturati entro il 31/12/2017.

Al momento di presentazione della domanda si deve:

  • essere in stato di disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’art. 7 della legge 604/1966 e aver fruito integralmente della prestazione di disoccupazione;
  • prestare assistenza da almeno 6 mesi al coniuge, alla parte dell’unione civile o del parente di primo grado, convivente, titolare da almeno sei mesi di un verbale che attesti la gravità dell’handicap ex art. 3, co. 3 legge 104/92;
  • avere a proprie mani il verbale della Commissione invalidi civili con riconosciuto un grado non inferiore al 74%.

Possono essere valutati in termini “prospettici”, ma sempre e solo entro il 31 dicembre 2017, le seguenti condizioni:

  • requisito anagrafico dei 63 anni;
  • requisito contributivo dei 30 o 36 anni;
  • periodo di almeno tre mesi richiesto dopo la conclusione della prestazione di disoccupazione;
  • periodo minimo di sei anni negli ultimi sette di svolgimento dell’attività di lavoro “difficoltosa e rischiosa”.

3) verifica requisito contributivo minimo

Per i disoccupati, per chi assiste familiare disabile, per chi è invalido è richiesta un’anzianità contributiva di 30 anni, servono 36 anni di contributi per chi è addetto a lavorazioni rischiose e pericolose.

Sono utili i contributi versati nell’assicurazione generale obbligatoria (Fondo dipendenti o gestioni speciali dei lavoratori autonomi, ART-COM-CD/CM), nelle sue forme sostitutive o esclusive, o a carico della Gestione Separata Inps.

Ai fini del raggiungimento del suddetto requisito contributivo è utile tutta la contribuzione versata e accreditata: obbligatoria, figurativa, da versamenti volontari, riscatto, ricongiunzione.

In presenza di contribuzione accreditata in due o più delle predette gestioni previdenziali, il requisito contributivo dei 30/36 anni può essere perfezionato attraverso la “sommatoria” di tutta la contribuzione disponibile, purché non sovrapposta.

4) Inoltrare le domande

Il carattere sperimentale ed il limite delle risorse economiche definite dalla legge ha imposto l’individuazione di criteri di priorità nel riconoscimento della prestazione e un’attività di monitoraggio e formazione di graduatorie da parte dell’Inps.

Il procedimento di concessione dell’indennità Ape sociale prevede la presentazione di una doppia domanda:

1) domanda telematica di certificazione delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale;

2) domanda telematica di accesso all’Ape Sociale.

La domanda di certificazione del diritto all’Ape sociale è obbligatoria e va inoltrata entro il 15 luglio 2017 per coloro che perfezionano le condizioni per l’accesso alla prestazione entro il 31.12.2017.

Chi raggiunge i requisiti nel 2018 dovrà inoltrare la richiesta entro il 31 marzo 2018.

Sarà possibile inoltrare la domanda anche successivamente ai due termini appena indicati (15 luglio 2017 e 31 marzo 2018), fino al 30 novembre di ciascun anno, ma in questo caso il relativo accoglimento sarà subordinato alla disponibilità di risorse residue dopo aver soddisfatto quelle riguardanti le domande presentate entro il primo termine.

Il Patronato Acli c’è!

Se ti sembra di avere tutti i requisiti, vieni nei nostri uffici. Gli operatori del Patronato Acli possono aiutarti ed assisterti nella verifica dei requisiti e nell’invio della domanda. Puoi recarti nei nostri uffici negli orari di apertura liberi al pubblico (vista l’imminente scadenza) o fissare un appuntamento (tramite il sito, se la sede ha previsto tale possibilità).

Sul sito nella sezione “trova la sede più vicina” trovi indirizzi, recapiti ed orari di apertura dei vari uffici zonali e provinciali.