APe Sociale per Adriana?

Sono Adriana, sono insegnante della scuola dell’infanzia, compirò 63 anni il prossimo settembre, ho 32 anni di servizio alle spalle ed un’invalidità civile del 80% riconosciutami 2 anni fa.

Mi dicono che l’attività che svolgo è considerata gravosa, e che posso usufruire dell’Ape sociale, è vero? Cosa devo fare? Posso smettere subito?

É vero, alcuni 63enni, in specifiche condizioni di disagio economico, familiare, di salute o lavorativo, possono accedere all’Ape sociale, un’indennità che li accompagna all’età pensionabile.

L’insegnamento nella scuola dell’infanzia è una delle 11 professioni che consentono – se svolte in maniera continuativa nei 6 anni precedenti la richiesta – di accedere all’APE SOCIALE, purchè si possano far valere almeno 36 anni di contribuzione.

Lei non può far valere il requisito dei 36 anni di contribuzione, non può accedere all’Ape sociale sulla base dell’attività gravosa svolta..

Ma tra i possibili destinatari dell’Ape sociale c’è la categoria degli invalidi civili in misura pari o superiore al 74% ed in questo caso sono necessari solo 30 anni di contributi. Lei compirà a settembre 63 anni di età, è invalida civile all’80% e può far valere 32 anni di servizio, matura i requisiti per l’ape sociale quale invalida nel 2017.

Pubblicato il decreto attuativo, aperte le procedure ed emesse le varie circolari applicative, lei potrà inoltrare (nei termini che saranno fissati) domanda di accesso all’Ape sociale.

L’Ape sociale è un’indennità interamente a carico dello Stato, indennità che l’INPS erogherà a rate mensili, 12 per anno, fino a quando lei non raggiungerà l’età pensionabile: 67 anni. L’importo dell’indennità rimarrà invariato per l’intero periodo di godimento e corrisponde all’importo della pensione maturata se inferiore ad € 1500,00 lordi, se superiore lei avrà in pagamento 1500,00 lordi.

Queste somme sono soggette alla tassazione prevista per i redditi da lavoro dipendente.

 

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