Contributo sì, contributo no: torna tassa sui permessi di soggiorno

quesitoHo fatto richiesta di rinnovo del mio permesso di soggiorno per lavoro subordinato il 26 agosto scorso e ho inserito nel Kit postale il pagamento del bollettino di 30,46 Euro. La Questura mi ha fatto sapere che il permesso è pronto ma che, per ritirarlo, devo fare un’integrazione di 100,00 Euro. È vero? Perché?

Sì in effetti è così. Deve effettuare il pagamento tramite lo stesso bollettino postale con cui ha versato i 30,46 Euro e consegnare copia della ricevuta alla Questura per poter ritirare il suo permesso di soggiorno rinnovato.

Questo pagamento è il cosiddetto “contributo” per l’emissione del permesso di soggiorno che era stato introdotto nel 2011 dal Decreto “Sicurezza”. A seguito di una sentenza della Corte di Giustizia Europea che rispondeva a un ricorso inoltrato dall’INCA per l’iniqua tassa a carico dei cittadini stranieri, il TAR del Lazio, il 24 maggio 2016, ha confermato la sentenza della Corte di Giustizia annullando di fatto questo “contributo”. Sentenza che è stata subito esecutiva. Pertanto da quel momento il cittadino straniero non era più tenuto a pagare il contributo. Questo era di Euro 80,00 per coloro che effettuavano richiesta di rinnovo del titolo di soggiorno per un anno, di Euro 100,00 per il rinnovo di due anni e 200,00 Euro per la richiesta del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ad inizio settembre ha avviato ricorso contro la sentenza del TAR presso il Consiglio di Stato chiedendo la sospensiva. Il Consiglio di Stato, il 14 settembre 2016, ha accolto con carattere di urgenza tale richiesta. È stato pertanto reintrodotto il contributo che deve essere pagato anche da quanti hanno inoltrato, tra il 24 maggio 2016 e il 14 settembre 2016, richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.

Infine, il Consiglio di Stato alla prima udienza (tenutasi il 13 ottobre 2016) non si è espresso relativamente alla sospensione del pagamento, ma ha deciso che il collegio prenderà un’unica decisione direttamente nel merito del ricorso, quindi definitiva, e che questa decisione verrà presa a breve.

Probabilmente nell’arco di poche settimane sapremo se la tassa continuerà a dover essere pagata.

In attesa della decisione definitiva, quindi, è confermata la necessità del versamento.