IL MOBBING: MALATTIA PROFESSIONALE

Da qualche anno lavoro in un grande magazzino come commessa e fin da subito sono stata presa di mira dal caporeparto che mi ha reso la vita impossibile trattandomi in modo sgarbato e addossandomi colpe inesistenti. Ho problemi di insonnia, ansia e attacchi di panico. Posso avvalermi di una qualche forma di tutela ?

Questo tipo di problematica alla salute può rientrare fra le malattie definite come “da disfunzione dell’organizzazione del lavoro” e, in quanto tale, rientrare nell’ambito della tutela che la legge garantisce alle patologie da “mobbing”, cioè dipendenti da un comportamento aggressivo subito nell’ambiente di lavoro. Trattandosi di malattia professionale non tabellata l’onere della prova in riferimento alla correlazione con l’attività lavorativa ricade sul lavoratore.

Cos’è il Mobbing

La Corte di Cassazione definisce come mobbing il comportamento ostile e persecutorio che il lavoratore subisce da parte dei colleghi di lavoro o dal suo responsabile con l’intento di ottenere prima l’emarginazione e poi l’espulsione dall’ambiente di lavoro. Affinché la patologia possa essere riconosciuta gli atti ed i comportamenti vessatori devono essere ripetuti e protratti nel tempo.

Come dimostrarlo

Trattandosi di patologie multifattoriali non risulta sempre semplice dimostrare la componente lavorativa; pertanto sarà necessario acquisire qualsiasi tipo di prova riferita agli episodi vessatori oltre alla loro reiterazione con la finalità del danneggiamento della persona. Allo scopo saranno necessarie le testimonianze dei colleghi di lavoro e, ove possibili, prove documentali come ad esempio le lettere di richiamo.

L’importanza del Medico Specialista

Per ottenere una diagnosi idonea ed un corretto trattamento curativo è senz’altro opportuno rivolgersi ad un Medico Specialista; allo scopo si consiglia una delle strutture sanitarie pubbliche specializzate per la prevenzione e il trattamento del mobbing e del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro, presenti in tutte le Regioni.

Infatti conseguire un parere di malattia ad origine lavorativa, renderà possibile l’istruttoria di una pratica per malattia professionale che è di competenza dell’INAIL ed eventualmente valutare l’opportunità di procedere nei confronti del datore di lavoro per il risarcimento dei danni non coperti dall’assicurazione INAIL.