L’annuale appuntamento con l’assicurazione per le casalinghe

Il 31 gennaio scade il termine per il pagamento del premio annuale per il rinnovo dell’assicurazione contro gli infortuni domestici. Tale assicurazione è obbligatoria ?

> Il Patronato Acli rispondequesito

Dal 2001 è diventata obbligatoria l’iscrizione all’Inail per ogni componente il nucleo familiare, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che si trovi nelle seguenti condizioni:

  • svolga in forma abituale e senza vincolo di subordinazione il lavoro di cura della propria famiglia e della propria casa;
  • non presti altra attività lavorativa che comporti l’iscrizione a forme previdenziali obbligatorie (Inps, Inpdap, ecc.).

Rientrano tra i soggetti assicurabili anche i pensionati con meno di 65 anni, gli studenti e gli inoccupati con più di 18 anni, i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità e gli straneri che soggiornano regolarmente in Italia.

L’assicurazione indennizza gli infortuni avvenuti nell’abitazione di dimora del nucleo familiare e derivanti dallo svolgimento di attività finalizzate alla cura delle persone componenti la famiglia e della casa. L’Inail risarcisce gli infortuni che causano un’inabilità permanente pari o superiore al 27% e corrisponde all’assicurato una rendita mensile, esente da oneri fiscali, calcolata in misura proporzionale all’invalidità subita. In caso di infortunio mortale, agli aventi diritto è riconosciuta la rendita ai superstiti e l’assegno funerario. Sono escluse dalla copertura assicurativa le malattie professionali.

Il costo annuale dell’assicurazione è di € 12,91 e il versamento, deducibile dalle tasse, va effettuato ogni anno entro il 31 gennaio. Il premio è a carico dello Stato se l’assicurato ha un reddito IRPEF, nell’anno precedente, non superiore a 4.648,11 euro e se appartiene ad un nucleo familiare il cui reddito complessivo non superi i 9.296,22 euro.

I soggetti esonerati sono tenuti comunque ad iscriversi all’assicurazione presentando all’INAIL il modulo di autocertificazione attestante il possesso dei requisiti reddituali. Esso ha validità anche per gli anni successivi, sempre che non vengano superati i limiti di reddito.