VOUCHER: il decreto passa al Senato

Si è concluso ieri l’iter parlamentare. Il decreto che abolisce i voucher, già approvato alla Camera, diventa definitivo. Il provvedimento passa infatti al Senato con 140 sì, 49 no e 31 astenuti.

Il Decreto Legge n. 25 del 17 marzo 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo stesso giorno, abolisce i voucher in tutti i settori produttivi.

A partire, quindi, dal 17 marzo non è più possibile acquistare “voucher” o “buoni lavoro”. Quelli acquistati entro la data di pubblicazione del decreto sono ancora utilizzabili fino al 31 dicembre 2017.

Altre possibilità

Aboliti i voucher, le possibilità per regolarizzare prestazioni lavorative “occasionali” sono oggi riconducibili a poche altre tipologie contrattuali quali il lavoro a termine, il lavoro somministrato, il lavoro intermittente e le collaborazioni coordinate e continuative. Tutte fattispecie che richiedono, comunque, un’attivazione e una gestione molto più complessa.

Lavoro domestico: cosa cambia

Nell’ambito del lavoro domestico, settore che nel 2015 aveva visto coinvolti circa 32.000 lavoratori pagati con i voucher, resta la possibilità di ricorrere anche ai rapporti lavorativi a prestazioni orarie e parziali previste dal CCNL nazionale. Naturalmente, in questo caso, è previsto il pagamento di tutti gli oneri derivanti dall’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato: la tredicesima mensilità, il TFR, l’eventuale vitto e alloggio, le ferie e i contributi previdenziali.

Ne abbiamo parlato anche su RAI3, a #cartabianca. Guarda la nostra intervista al minuto 5’3, puntata del 6 aprile 2017.