Assegno sociale e pensione di cittadinanza sono compatibili

L’Assegno sociale è una prestazione assistenziale, erogata a domanda, destinata ai cittadini italiani e stranieri (comunitari ed extracomunitari, questi ultimi in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo) che non hanno mai lavorato oppure non hanno diritto alla pensione derivante da contributi.
Per poter fare la domanda il richiedente deve avere compiuto 67 anni di età anagrafica, risiedere e aver soggiornato legalmente in via continuativa per almeno 10 anni nel territorio italiano, e possedere, se non coniugato, un reddito inferiore a 5.953,87 € per l’anno 2019; nel caso sia coniugato il tetto è di 11.907,74 €.
Anche l’assegno sociale, come le altre prestazioni pensionistiche, può essere destinatario delle maggiorazioni sociali, sempre rispettando i limiti di reddito previsti dalla legge.
Da gennaio 2019, a seguito dell’introduzione della pensione di cittadinanza, anche chi riceve l’assegno sociale potrebbe rientrare nei parametri per richiedere questa prestazione.

 

Quali sono i requisiti per ottenere la pensione di cittadinanza?
Appartenere ad un nucleo familiare composto esclusivamente da soggetti di età pari o superiore a 67 anni, conviventi eventualmente con persone di età inferiore in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza; Isee non superiore ai 9.360 €; un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 €, con esclusione della casa di abitazione; patrimonio mobiliare Isee non superiore ai 6.000 € per nuclei composti da un solo soggetto, incrementabili a seconda della composizione del nucleo familiare; un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 7.560 euro (incrementato a 9.360 nel caso il nucleo risieda in abitazione in locazione), moltiplicata per uno specifico parametro della scala di equivalenza.
L’importo della pensione di cittadinanza integra i redditi familiari fino a raggiungere il limite di 780 euro mensili se il richiedente paga affitto o mutuo, 1.092€ se si tratta di una coppia coniugata.

Facciamo qualche esempio concreto:

  • Giovanni, 68 anni, vive da solo in casa propria con l’assegno sociale, in banca quasi nessun risparmio: potrebbe aver diritto ad una quota mensile di Pensione di Cittadinanza.
  • Anna e Dino, 66 anni lei e 72 lui, coniugi entrambi pensionati, vivono da soli in affitto, Anna ha la pensione di invalidità civile e Dino l’assegno sociale, un piccolo risparmio in banca: potrebbero aver diritto alla pensione di cittadinanza sotto forma di sostegno economico al canone di locazione.

Domanda per la Pensione di Cittadinanza
Per inoltrare la domanda di Pensione di Cittadinanza è necessario essere in possesso della dichiarazione DSU o ISEE 2019 già fatta al CAF, senza questo modello non è possibile procedere con la richiesta.

Prenota un appuntamento presso una delle sedi del Patronato ACLI, i nostri operatori sono a disposizione per la presentazione della domanda, sarà poi l’INPS a verificare il possesso dei requisiti necessari e così determinare il beneficio economico in base a quanto prevede la norma.

 

Katia Marazzina