Welfare per la Famiglia – Patronato Acli https://www.patronato.acli.it Tue, 15 Jul 2025 14:31:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.23 https://www.patronato.acli.it/wp-content/uploads/2017/11/Logo_favicon32-1.png Welfare per la Famiglia – Patronato Acli https://www.patronato.acli.it 32 32 Congedo parentale: nel 2025 sale a tre mesi, con indennità all’80%  https://www.patronato.acli.it/congedo-parentale-nel-2025-sale-a-tre-mesi-con-indennita-all80/ Tue, 15 Jul 2025 14:29:01 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=40588

La legge di Bilancio 2025 ha esteso fino al terzo mese di congedo parentale il periodo indennizzato nella misura dell’80%. Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti con figli di età fino ai 12 anni hanno diritto a fruire di un periodo di congedo parentale, e quindi di assentarsi dal lavoro, per un periodo complessivo fino a un massimo – fra entrambi i genitori – di 11 mesi, sia in modalità continuativa che frazionata (è possibile frazionare il congedo anche in singole giornate o su base oraria).  

Per i lavoratori che hanno terminato il periodo di congedo di maternità o paternità entro il 31 dicembre 2024 i periodi di congedo parentale sono retribuiti nella seguente misura:  

– Dell’80% della retribuzione per i primi tre mesi di congedo se collocati entro il sesto anno di vita del bambino  

– Del 30% della retribuzione per gli ulteriori periodi fruibili complessivamente tra i due genitori 

Se il tuo congedo di maternità o paternità obbligatorio si è concluso dopo il 31 dicembre 2024 e stai organizzando il tuo rientro al lavoro considera che anche il terzo mese di congedo parentale, a patto che sia fruito entro il 6° anno di vita del figlio, sarà retribuito all’80%, mantenendo invece al 30% della retribuzione l’indennità corrisposta per gli ulteriori mesi fino al 12° anno di età del figlio.  

Il Patronato Acli è a tua disposizione per offrirti una informazione e assistenza personalizzata e aiutarti a verificare la tua situazione lavorativa e contrattuale. Puoi fissare un appuntamento in autonomia direttamente sul nostro sito, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento 

Non esitare a contattarci per far valere i tuoi diritti. 

 

Paola Iannuzzi 

 

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Bonus nuove nascite e bonus nido: novità 2025 https://www.patronato.acli.it/bonus-nuove-nascite-e-bonus-nido-novita-2025/ Thu, 08 May 2025 08:08:50 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=40225

La Legge di Bilancio ha introdotto una nuova misura per i bambini nati o adottati nel 2025, il Bonus nuovi nati, e ha esteso il Bonus asilo nido. Di seguito analizziamo nel dettaglio le due prestazioni.

Bonus nuovi nati  

Si tratta di un contributo una tantum di 1000 euro per ogni bambino nato o adottato durante l’anno 2025, erogato a domanda dall’INPS a supporto delle famiglie che soddisfino i seguenti requisiti:

Giuridici: il genitore deve essere residente in Italia e avere cittadinanza italiana o comunitaria. Spetta ai cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo, un permesso unico per lavoro o ricerca di durata superiore ai sei mesi, o altre tipologie di permesso di durata non inferiore a un anno.

Familiari: il bambino deve essere nato, adottato o in affido pre-adottivo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Il bonus può essere richiesto in alternativa da uno dei due genitori, purché convivente con il figlio.

Economici: essere in possesso di un ISEE non superiore a 40.000 euro (nel calcolo non sarà considerato l’importo dell’assegno unico)

La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla nascita (o dall’ingresso in famiglia) tramite procedura telematica attraverso il portale dell’INPS. Per gli eventi avvenuti prima del 17 aprile, data di rilascio della procedura Inps, il termine di presentazione è il 15 giugno.

Bonus asilo nido: nuovo calcolo ISEE e incremento importo

La Legge di Bilancio 2025 proroga il bonus asili nido con due novità:

  1. Esclude dal calcolo dell’ISEE le somme ricevute per assegno unico.
  2. Riconosce una maggiorazione di 2100 euro per famiglie con ISEE minorenni fino a 40.000 euro (nel 2024 la maggiorazione era solo per famiglie con un figlio minore di 10 anni).

Gli importi per il 2025 sono:

  • 3.600 euro annui per nuclei familiari con ISEE minorenni fino a 40.000 euro;
  • 1.500 euro annui per nuclei familiari con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.

La domanda va presentata tramite procedura telematica sul portale INPS.

Assistenza qualificata

Gli operatori del Patronato Acli sono disponibili per offrirti assistenza in tutte le fasi della tua richiesta e verificare la presenza dei requisiti necessari per beneficiare delle prestazioni di Welfare per la famiglia.

Diana Lomartire

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Assegno Unico e Universale 2025 https://www.patronato.acli.it/assegno-unico-e-universale-2025/ Mon, 10 Feb 2025 14:59:43 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=39828 L’Assegno Unico e Universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base ad alcuni parametri, come la condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda; l’età e il numero dei figli; le eventuali situazioni di disabilità dei figli. 

QUIil documento scaricabile con tutte le novità di quest’anno e le istruzioni per rinnovare la richiesta. 

L’assegno, spiega il sito dell’Inps, è definito unico, perché finalizzato alla semplificazione e, contestualmente, al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. È universale, perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 45.574,96 euro 

L’importo dell’Assegno viene determinato in base all’Isee eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi. In particolare, è prevista: 

Una quota variabile progressiva (da un massimo di 199,4 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 17.090,61 euro a un minimo di 57 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.574,96 euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità, figli di età inferiore a un anno, figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e Isee fino a 45.574,96 euro 

Una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell’Assegno per il Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), percepite nel regime precedente la riforma. 

A partire da febbraio 2025 - grazie all’adeguamento all’inflazione dello 0,8% - l’assegno minimo salirà a 57,45 euro al mese, mentre l’importo massimo raggiungerà i 200,99 euro per ciascun figlio. 

Link al documento

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Congedo straordinario: assistenza ai familiari con disabilità grave https://www.patronato.acli.it/congedo-straordinario-assistenza-ai-familiari-con-disabilita-grave-2/ Tue, 14 Jan 2025 10:09:45 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=39545 Hai un familiare con disabilità grave e sei un lavoratore dipendente? Sapevi che puoi usufruire del congedo straordinario per assisterlo? Questo beneficio ti consente di assentarti dal lavoro, con copertura retributiva e contributiva, per un massimo di due anni nel corso della tua vita lavorativa.

Chi può richiederlo?

In ordine di priorità possono richiedere il congedo, salvo che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno in una struttura sanitaria:

Coniuge, partner dell’unione civile, convivente di fatto; Genitori, anche adottivi; Figli; Fratelli; Parenti e affini entro il terzo grado. 

I soggetti sopraelencati, ad eccezione dei genitori, devono essere conviventi con la persona da assistere, ossia devono risiedere nello stesso comune, indirizzo e numero civico. L’interno può essere invece diverso.

Per fare chiarezza sugli aventi diritto ricordiamo che sono parenti tutti i soggetti con antenato comune, mentre sono affini i parenti dell’altro coniuge. Al fine della fruizione del congedo sono considerati affini anche i parenti dell’altro partner dell’unione civile. Tale estensione non vale invece per i parenti del convivente di fatto.

Mentre il matrimonio e l’unione civile sono formalizzati da una cerimonia, la convivenza di fatto tra due persone maggiorenni con un legame affettivo viene semplicemente dimostrata attraverso una dichiarazione rilasciata nel comune di residenza.

Il congedo è finalizzato a garantire un’adeguata assistenza al disabile. Pertanto, non è consentito al caregiver svolgere attività lavorativa durante la sua fruizione.

Consulenza personalizzata

Se hai bisogno di chiarimenti o consulenze personalizzate, il Patronato Acli è a tua disposizione. Puoi anche fissare un appuntamento in autonomia direttamente dal nostro sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento.

Non esitare a contattarci per ricevere tutte le informazioni di cui hai bisogno!

Chiara Pozzi

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Nuove maggiorazioni per il congedo parentale: i primi due mesi all’80% dello stipendio  https://www.patronato.acli.it/nuove-maggiorazioni-per-il-congedo-parentale-i-primi-due-mesi-all80-dello-stipendio%e2%80%af/ Tue, 15 Oct 2024 11:05:41 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=38572 L’introduzione alla maggiorazione dei congedi parentali è un importante passo avanti per supportare le famiglie lavoratrici in Italia. La recente legge di Bilancio ha stabilito delle condizioni favorevoli che offrono ai genitori la possibilità di godere di un’indennità più consistente durante i periodi di congedo, favorendo così un migliore equilibrio tra vita lavorativa e famiglia.  

In particolare, per il 2024, i lavoratori e le lavoratrici avranno diritto a ben due mesi di congedo retribuito all’80% dello stipendio e i restanti mesi al 30%. Questo rappresenta un sostegno significativo, soprattutto per le famiglie che stanno affrontando le spese e le sfide legate alla cura dei bambini durante i primi anni di vita. Per il 2025, l’indennità subirà una leggera modifica, prevedendo un mese all’80%, uno al 60% e i restanti mesi al 30%. 

È fondamentale prestare attenzione ai requisiti stabiliti: l’aumento dell’indennità è concesso solo se il congedo parentale viene utilizzato entro sei anni dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia nel caso di adozione o affidamento.   

Inoltre, è necessario che almeno un giorno di congedo venga fruito nel corso del 2024 per poter beneficiare di tali maggiorazioni.  

 

Katia Marazzina 

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Assegno di maternità 2024: requisiti e nuovo importo https://www.patronato.acli.it/assegno-di-maternita-2024-requisiti-e-nuovo-importo/ Thu, 19 Sep 2024 10:59:24 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=38457 Se sei una lavoratrice precaria o discontinua e diventi mamma quest’anno, scopri se hai diritto al sostegno economico dello Stato e come richiederlo.  

Cos’è l’assegno di maternità dello Stato  

L’assegno di maternità dello Stato è una prestazione economica che viene riconosciuta alle madri che non hanno diritto all’indennità di maternità prevista dalla legge per le lavoratrici dipendenti e autonome. Si tratta di un aiuto per le mamme che hanno lavorato in modo precario o discontinuo, o che hanno perso il lavoro prima o dopo la nascita del bambino.  

L’assegno è erogabile anche in caso di adozione o affidamento di un minore, e può spettare anche al padre in alcune situazioni particolari, come l’affidamento esclusivo, l’abbandono o il decesso della madre.  

L’importo dell’assegno di maternità dello Stato per l’anno 2024 è stato aggiornato e ammonta a 2.488,14 euro, da corrispondere in un’unica soluzione.  

Chi può richiederlo  

Per avere diritto all’assegno di maternità dello Stato, bisogna soddisfare alcuni requisiti di cittadinanza, residenza e contribuzione.  

  • Cittadinanza: possono richiedere l’assegno le madri cittadine italiane o comunitarie, o loro familiari titolari di carta di soggiorno, o le madri cittadine extracomunitarie in possesso del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo, o del permesso unico per lavoro che autorizza il lavoro per periodi superiori a 6 mesi, nonché del permesso per motivi di ricerca valido per periodi superiori a 6 mesi.  
  • Residenza: bisogna risiedere in Italia al momento della nascita o dell’ingresso del minore in famiglia, nel caso di adozione o affidamento.  
  • Contribuzione: la madre lavoratrice, o ex-lavoratrice con rapporto di lavoro cessato per recesso (anche volontario), deve aver versato almeno 3 mesi di contributi nel periodo compreso fra i 18 e i 9 mesi precedenti la nascita del bambino. La madre che abbia lavorato almeno 3 mesi e abbia avuto diritto a una prestazione dell’Inps (malattia o disoccupazione, ecc.), deve fare in modo che, fra la data del parto e quella di cessazione del diritto alla prestazione, non sia trascorso un periodo superiore alla durata della prestazione stessa (in ogni caso non superiore a nove mesi).  

L’assegno di maternità dello Stato non è cumulabile con le altre prestazioni a sostegno della maternità percepite a qualsiasi titolo; tuttavia, se l’importo dell’assegno dello Stato è superiore a quello delle prestazioni di maternità già riscosse, la madre può fare richiesta per la quota differenziale.  

Come richiederlo  

Per ottenere la prestazione, bisogna presentare domanda all’Inps entro sei mesi dalla nascita o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia, nel caso di adozione o affidamento.  

Se vuoi verificare la tua situazione e avere una consulenza personalizzata, il Patronato Acli è a tua disposizione.  

Puoi fissare un appuntamento in autonomia, direttamente dal sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento, oppure contattarci telefonicamente o via email 

Ti aiuteremo a valutare i tuoi diritti e a presentare la domanda per l’assegno di maternità dello Stato.  

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Congedo parentale: dal 2024 aumenta l’indennità per il secondo mese  https://www.patronato.acli.it/congedo-parentale-dal-2024-aumenta-lindennita-per-il-secondo-mese%e2%80%af/ Tue, 03 Sep 2024 11:00:36 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=38416 Scopri se hai diritto al beneficio e come richiederlo con il Patronato Acli.  

Se sei un genitore lavoratore dipendente e vuoi usufruire del congedo parentale, c’è una buona notizia per te: dal 2024 potrai ricevere un’indennità più alta anche per il secondo mese di congedo 

La legge di Bilancio di quest’anno, infatti, ha previsto che per l’ulteriore mese l’indennizzo venga elevato, per il solo 2024, dal 30% all’80% della retribuzione, e che a partire dal 2025 in avanti sia pari al 60% della retribuzione. 

Questo si aggiunge al primo mese, che già dal 2023 viene indennizzato all’80%.  

Ma chi ne ha diritto?  

Il beneficio spetta ai genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che abbiano concluso il congedo di maternità o paternità successivamente al 31 dicembre 2023 ovvero per i figli nati a partire dal 1° gennaio 2024.  

Il periodo di congedo può essere suddiviso tra i due genitori, a scelta, laddove entrambi siano lavoratori subordinati e può essere fruito anche contemporaneamente tra i due per lo stesso figlio. Il congedo può essere richiesto in modo frazionato a giorni e a ore, a condizione che sia entro il compimento del sesto anno di vita del figlio. Il beneficio spetta anche in caso di adozione o affidamento.  

Vuoi sapere se puoi accedere a questa misura e come fare per richiederla?  

Il Patronato Acli è a tua disposizione per offrirti una consulenza personalizzata e guidarti nella presentazione della domanda.  

Puoi fissare un appuntamento in autonomia, direttamente dal sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento, oppure contattarci telefonicamente o via email 

Non perdere l’occasione di usufruire di un diritto che ti spetta e che può aiutarti a conciliare meglio la vita familiare e lavorativa.  

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Assegno di maternità del Comune: sai se hai diritto? https://www.patronato.acli.it/assegno-di-maternita-del-comune-sai-se-hai-diritto/ Thu, 25 Jul 2024 08:04:28 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=38338 Hai partorito nel 2024 e non hai mai lavorato? Potresti avere diritto all’assegno di maternità del Comune, una prestazione economica destinata alle mamme che non hanno una carriera contributiva.  

L’assegno di maternità del Comune è di 404,17 euro al mese, per cinque mesi (2.020,85 euro in totale). Per accedere al beneficio, devi rispettare un limite di reddito, che per il 2024 è di 20.221,13 euro, calcolato sull’ISEE del tuo nucleo familiare.  

Per richiedere l’assegno, devi presentare la domanda al Comune di residenza entro sei mesi dalla data del parto. Se hai adottato o affidato un bambino, il termine parte dalla data dell’adozione o dell’affidamento.  

Vuoi sapere se hai diritto all’assegno di maternità del Comune? Verifica la tua situazione con il Patronato Acli, che ti offre assistenza personalizzata e qualificata in tutti i momenti importanti della tua vita.  

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Congedo straordinario: assistenza ai familiari con disabilità grave. https://www.patronato.acli.it/congedo-straordinario-assistenza-ai-familiari-con-disabilita-grave/ Sun, 14 Jan 2024 11:00:28 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=39049 Patronato AcliHai un familiare con disabilità grave e sei un lavoratore dipendente? Sapevi che puoi usufruire del congedo straordinario per assisterlo? Questo beneficio ti consente di assentarti dal lavoro, con copertura retributiva e contributiva, per un massimo di due anni nel corso della tua vita lavorativa.

Chi può richiederlo?

In ordine di priorità possono richiedere il congedo, salvo che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno in una struttura sanitaria:

Coniuge, partner dell’unione civile, convivente di fatto;  Genitori, anche adottivi; Figli;  Fratelli; Parenti e affini entro il terzo grado.

I soggetti elencati, ad eccezione dei genitori, devono essere conviventi con la persona da assistere, ossia devono risiedere nello stesso comune, indirizzo e numero civico. L’interno può essere invece diverso.

Per fare chiarezza sugli aventi diritto ricordiamo che sono parenti tutti i soggetti con antenato comune, mentre sono affini i parenti dell’altro coniuge. Al fine della fruizione del congedo sono considerati affini anche i parenti dell’altro partner dell’unione civile. Tale estensione non vale invece per i parenti del convivente di fatto.

Mentre il matrimonio e l’unione civile sono formalizzati da una cerimonia, la convivenza di fatto tra due persone maggiorenni con un legame affettivo viene semplicemente dimostrata attraverso una dichiarazione rilasciata nel comune di residenza.

Il congedo è finalizzato a garantire un’adeguata assistenza al disabile. Pertanto, non è consentito al caregiver svolgere attività lavorativa durante la sua fruizione.

Consulenza personalizzata

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Chiara Pozzi

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Assegno Unico Universale 2023: aumento per i nuclei con un solo genitore vedovo/a e figli minori https://www.patronato.acli.it/assegno-unico-universale-2023-aumento-per-i-nuclei-con-un-solo-genitore-vedovo-a-e-figli-minori/ Tue, 04 Jul 2023 08:00:47 +0000 https://www.patronato.acli.it/?p=36033 Il Decreto Lavoro ha previsto una maggiorazione dell’Assegno Unico Universale. A chi spetta? Cosa bisogna fare per avere l’aumento? 

Il Decreto Lavoro ha previsto l’estensione della maggiorazione di 30 euro mensili dell’Assegno Unico Universale per ogni figlio minore, già prevista nei casi in cui entrambi i genitori siano titolari di redditi da lavoro dipendente o assimilati, da pensione o da lavoro autonomo o d’impresa, anche per i nuclei familiari nei quali uno dei due genitori è deceduto e sono presenti figli minori. 

 

A chi spetta la maggiorazione? 

La maggiorazione dell’Assegno nelle famiglie con un unico genitore spetta nella misura di 30 euro mensili per ogni figlio minore, in presenza di un valore ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Con l’aumento del valore ISEE la maggiorazione si riduce gradualmente fino ad azzerarsi nel caso in cui superi i 43.240 euro. La maggiorazione spetta per 5 anni dalla data del decesso del genitore, e comunque nell’ambito del limite di godimento dell’assegno. 

 

Cosa fare? 

Le richieste di Assegno Unico (è necessario avere l’attestazione ISEE aggiornata) presentate entro il 30 giugno 2023 dai nuclei familiari con unico genitore superstite danno diritto alla liquidazione degli arretrati a decorrere dal mese di marzo 2023, mentre la maggiorazione prevista dal Decreto Lavoro decorre dal 1° giugno 2023.

 

Il Caf Acli è a disposizione per il rinnovo del modello ISEE: trova la sede a te più vicina su www.cafacli.it.  

Gli Operatori del Patronato Acli, presenti in tutta Italia, possono aiutarti ad avere questo nuovo aiuto economico per la tua famiglia, trova la sede a te più vicina.

 

Raffaele De Leo

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