Oltre i confini ...in Argentina

Prima di partire dall'Italia

Dovrai accettarti che il tuo Passaporto sia valido almeno per i sei mesi successivi all’ingresso del Paese.

Visto

Se sei un cittadino italiano non hai bisogno del visto turistico per entrare in Argentina.

I documenti necessari per viaggiare sono:

  • passaporto italiano valido;
  • biglietto aereo con data di arrivo e partenza dall’Argentina (massimo novanta giorni) prorogabile nel paese per altri tre mesi attraverso i funzionari dell’immigrazione argentina;
  • carta di credito internazionale;
  • assicurazione internazionale di viaggio che garantisce l’assistenza sanitaria in caso di urgenza.

Prestazioni sanitarie

Prima di intraprendere il viaggio ti consigliamo di attivare un’assicurazione sanitaria che preveda oltre alla copertura delle spese mediche anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese.

Gli standard qualitativi delle strutture sanitarie pubbliche e private in Argentina sono nel complesso soddisfacenti, l’assistenza a pagamento è di ottimo livello.

Nessuna vaccinazione è obbligatoria, è necessaria solo quella contro la febbre gialla se intendi visitare la zona delle cascate di Iguazù.

In difficoltà

Per i turisti in difficoltà è attivo il numero verde a carattere nazionale 0800 999-5000 (Comisaria del Turista) con operatori plurilingue, attraverso il quale ci si può rivolgere alla Polizia per denunciare casi di rapina, furto o altri reati.

Si raccomanda, una volta in loco, di portare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.).

AMBASCIATA D’ITALIA COMPETENTE

Ambasciata d’Italia a Buenos Aires

Calle Billinghurst, 2577

1425 Buenos Aires

Tel. 005411 40112100

Fax 005411 40112159

Fuori dell’orario d’ufficio: cellulare 0054 9 11 51134530

E-mail: ambasciata.buenosaires@esteri.it

CONSOLATO GENERALE D’ITALIA BUENOS AIRES

Reconquista 572

1003 Buenos Aires

Tel. 005411 41144800

Fax 41144799

Fuori dell’orario d’ufficio: cellulare 0054 9 11 45305629

Sito web: www.consbuenosaires.esteri.it

E-mail: info.buenosaires@esteri.it

Formalità valutarie

Quando entri o esci dall’Argentina non ti è consentito il possesso di oltre 10.000 dollari USA, se hai più di sedici anni (5.000 è il limite per minori di sedici anni).

In tutte le grandi città del Paese, esiste una rete molto diffusa di sportelli bancari automatici per il prelievo di moneta locale con carta bancomat o di credito anche straniera, entro i limiti giornalieri prestabiliti dalla locale rete bancomat e dalla banca italiana d’origine. Sono inoltre presenti numerosi sportelli di cambio valuta.

Per poter acquistare o cambiare pesos in euro ti potrai rivolgere alle banche, alcune delle quali richiedono la titolarità di un conto bancario presso il loro istituto.

Prima di partire dall’Italia

Dovrai accettarti che il tuo Passaporto sia valido almeno per i sei mesi successivi all’ingresso del Paese.

Visto

Il visto può essere rilasciato:

  • per lavoro fino a dodici mesi (info 02 77729401/45 e-mail cmila@mrecic.gov.ar)
  • per lavoro fino a un massimo di un mese, prorogabile nel paese per un altro mese riservato a professionisti, tecnici, religiosi e artisti (info 02 77729420/42 e-mail cmila@mrecic.gov.ar )
  • per studio (info 02 77729401/45 e-mail cmila@mrecic.gov.ar).

Diritto di soggiorno

Se intendi recarti in Argentina per lavorare o studiare devi regolarizzare la tua posizione migratoria presso la Direzione Generale di Migraciones.

La residenza concessa può essere temporanea o permanente.

La residenza temporanea

La residenza temporanea in ambito lavorativo e/o professionale è rivolta

  • ai lavoratori a contratto
  • agli studenti
  • a chi gode di una rendita
  • agli investitori.

La residenza permanente

Rientrano tra gli aventi diritto alla residenza permanente:

  • i genitori i cui figli siano argentini o stranieri già residenti
  • il coniuge di un argentino o di uno straniero già residente
  • il figlio di padre o madre argentina
  • il figlio di padre o madre già residenti se minore di ventuno anni se nubile/celibe

La Direccion de Migraciones una volta approvata la richiesta di residenza da diritto ad ottenere il DNI (Documento Nazionale di Identità).

Iscrizione all'AIRE

È dovere del cittadino italiano che si trasferisce all’estero e intende risiedervi per un periodo superiore ai dodici mesi, iscriversi all’AIRE (l’anagrafe della popolazione italiana residente all’estero), iter necessario per usufruire dei servizi consolari e per esercitare il diritto di voto all’estero.

I documenti italiani

L’unico documento italiano valido è il passaporto.

Per guidare è necessaria la patente internazionale che può essere richiesta alla motorizzazione.

Per il riconoscimento della validità di diplomi, attestati, lauree, master e qualifiche professionali è necessaria la traduzione ufficiale in spagnolo.

Prima di partire dall’Italia

La lingua ufficiale è lo spagnolo, prima di partire si consiglia un corso base di lingua per facilitare l’inserimento lavorativo e sociale.

Se non hai padronanza della lingua spagnola, ti consigliamo di frequentare i corsi di lingua presso istituzioni accreditate sia pubbliche che private.

Tra gli istituiti che offrono lezioni di spagnolo individuali o di gruppo ci sono il

Laboratorio di lingue dell’Università di Buenos Aires della Facoltà di Filosofia e Lettere e il Centro Universitario de Idiomas (CUI) (www.cui.edu.ar).

La Camera di Commercio italiana svolge un ruolo attivo nel facilitare l’inserimento dei giovani di origine italiana nel mondo del lavoro, grazie alla relazione diretta con il mondo imprenditoriale locale.

Con il progetto ITES “Occupazione e Sviluppo degli Italiani all’Estero” la Camera di Commercio ha sviluppato una metodologia a disposizione delle proprie imprese associate in cerca di profili professionali.

In ogni Camera è attivo il servizio di ricezione di CV in una banca dati che è a disposizione delle imprese associate.

Le persone in cerca di lavoro possono rivolgersi agli Uffici di Impiego Municipali che gratuitamente offrono informazioni ed orientamento al lavoro.

Per sapere a quale ufficio rivolgersi ed ottenere maggiori informazioni consulta la pagina web: www.trabajo.gov/redempleo/directorio.asp.

Queste alcune agenzie di selezioni del personale presenti sul territorio argentino:

I giornali che pubblicano il maggiore numero di annunci sono:

Il rapporto di lavoro argentino è regolato da una serie di leggi consultabili nel sito www.trabajo.com.ar/infogeneral/legislacion.asp 

Inoltre esistono convenzioni collettive di lavoro www.convenios.trabajo.gob.ar che stabiliscono accordi salariali e condizioni lavorative specifiche per ogni settore produttivo o tra un’impresa e il sindacato del settore corrispondente.

La legge del contratto di lavoro argentino regola l’inizio, lo svolgimento e il termine del rapporto subordinato e contiene disposizioni a tutela del lavoratore.

Il contratto

Solo i maggiorenni possono stipulare contratto di lavoro, ad eccezione del minorenne emancipato. I contratti di lavoro hanno generalmente una durata indeterminata salvo casi particolari.

La legge stabilisce un periodo di prova di tre mesi prolungabile a sei se previsto da convenzione collettiva; durante questo periodo il lavoratore può essere licenziato senza diritto di liquidazione.

Il contratto può essere rescisso da lavoratore o datore di lavoro con obbligo di preavviso di quindici giorni per il lavoratore mentre per il datore di lavoro è previsto obbligo di preavviso di un mese se il contratto ha durata inferiore ai cinque anni e di due mesi se supera i cinque anni.

Il salario

Il salario minimo per i lavoratori è previsto dai decreti; il datore di lavoro e il lavoratore possono accordarsi sul salario purché non sia inferiore al minimo stabilito da legge e convenzione collettiva (Aggiornato al 31.03.2022: pesos 38.940 mensili).

Ferie.

È previsto un minimo di quattordici giorni consecutivi di ferie.

Maternità.

La donna ha diritto a novanta giorni totali di maternità.

La Camera di Commercio Italiana nella Repubblica Argentina attraverso servizi gratuiti e a pagamento fornisce informazioni di primo orientamento su singolo mercato a sostegno specifico alle strategie di posizionamento e di consolidamento delle imprese italiane sul mercato estero.

Promuove e valorizza le eccellenze del territorio italiano, diffondendo peculiarità e il know-how; fornisce competenze su come operare nel paese attraverso interventi mirati di formazione a singole imprese e/o professionisti.

L’Italian Trade Agency (www.italtrade.com) ovvero l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane realizza una complessa serie di attività che vanno dall’assistenza alle imprese italiane locali alla raccolta e divulgazione di informazioni come indagini di mercato settoriali o guide; dalla formazione ai servizi personalizzati per supportare imprese italiane ad entrare e radicarsi nel mercato locale.

Il sistema universitario è organizzato in un Ciclo di Laurea e un Ciclo di Post Laurea (Post Grado, Master, Dottorato di Ricerca). Il sistema educativo argentino è gratuito nelle Università statali fino al raggiungimento della laurea.

Le specializzazioni post laurea richiedono invece il pagamento di tasse anche nelle Università statali.

Gli studenti italiani interessati a realizzare studi di post laurea nelle Università argentine dovranno mettersi in contato con l’area di Post Grado dell’Università a cui appartiene il corso al fine di conoscere procedimenti, requisiti per iscrizione e costi.

L’anno accademico argentino inizia a marzo e si conclude a novembre.

Ti segnaliamo che presso il Ministero di Educazione e Cultura è attivo il Dipartimento di Informazioni Universitarie (DIU) ciie@me.gov.ar .

Per l’iscrizione all’Università/Istituto argentini dovrai essere in possesso di:

  • titolo di scuola secondaria legalizzato per iscriversi a un corso universitario
  • titolo di laurea per un corso di specializzazione universitaria e/o Master
  • 2 foto 4×4 cm

Se entri come turista

Se sei uno studente è possibile partecipare a studi universitari, Master e specializzazioni entrando nel paese come turista e inoltrando successivamente la richiesta di residenza alla Direccion Nacional de Migraciones entro trenta giorni dalla data di iscrizione all’Università.

L’università richiederà al postulante la convalida del titolo italiano: l’argentina ha un accordo con l’Italia pertanto, per convalidare il titolo italiano, è sufficiente la certificazione da parte del Ministero argentino dell’educazione.

Per maggiori informazioni http://www.portales.educacion.gov.ar/vnt/sin-categoria/convalidacion-de-estudios-de-educacion-secundaria-cursados-en-paises-con-convenio-educativo-con-argentina.

Il primo requisito per poter ottenere un alloggio è la garanzia proprietaria ovvero un documento che attesti il possesso di una proprietà e deve essere propria o di un familiare diretto della città in cui si intende affittare.
I proprietari e le agenzie immobiliari sono consapevoli della difficoltà di chi, privo di garanzia, intende affittare un immobile, per questo si può ricorrere a:

  • affitto diretto all’inquilino senza richiedere garanzia, dietro un compromesso economico (il proprietario può chiedere 1-2 mesi di affitto come deposito/commissione);
  • fidejussione bancaria;
  • affitto temporaneo (rinnovo del contratto ogni tre o sei mesi).

Il documento più importante, quando devi comprare un immobile in Argentina (se ancora non sei in possesso del DNI e del CUIT), è la “Cédula de Identidad”, che ti permette di pagare le imposte nel Paese. Il CDI è semplice da conseguire, richiede la presentazione di un Certificato di Domicilio.
Il Certificato di Domicilio (da chiedersi al Registro de las Personas) dimostra che stai risiedendo in Argentina; potrà essere eletto come domicilio sia l’abitazione di un amico, non necessariamente argentino, che l’hotel dove risiedi temporaneamente.
Per ottenere il “Cerdificado de Domicilio” ci si reca al “Registro de las Personas” ( la nostra anagrafe) di competenza.
I documenti necessari che dovranno essere portati al Registro de las Personas sono: l’ultima fattura di un servizio (luce, gas, telefono) e il DNI, intestati al nome di chi ti ospita, il tuo passaporto e due fotografie tipo tessera. In seguito al pagamento di una piccola imposta si ottiene il suddetto certificato.
In possesso del certificato di domicilio ci si reca alla sede AFIP (simile alla nostra Agenzia delle Entrate) più vicina presso cui consegnare due fotocopie del passaporto e il certificato di domicilio. Verrà inoltre richiesto di compilare un formulario (in spagnolo).

Sul web ci sono varie pagine internet, dove si possono cercare appartamenti, qualche suggerimento:
www.zonaprop.com.ar
www.soloduenos.com
www.compartodepto.com
In Facebook puoi trovare molti gruppi e pagine in cui i proprietari offrono e pubblicizzano proprie stanze/case/appartamenti.

Affitto

Il primo requisito per poter ottenere un alloggio è la garanzia proprietaria ovvero un documento che attesti il possesso di una proprietà e deve essere propria o di un familiare diretto della città in cui si intende affittare.

I proprietari e le agenzie immobiliari sono consapevoli della difficoltà di chi, privo di garanzia, intende affittare un immobile, per questo si può ricorrere a:

  • affitto diretto all’inquilino senza richiedere garanzia, dietro un compromesso economico (il proprietario può chiedere 1-2 mesi di affitto come deposito/commissione);
  • fidejussione bancaria;
  • affitto temporaneo (rinnovo del contratto ogni tre o sei mesi).

Acquisto

Il documento più importante, quando devi comprare un immobile in Argentina (se ancora non sei in possesso del DNI e del CUIT), è la “Cédula de Identidad”, che ti permette di pagare le imposte nel Paese. Il CDI è semplice da conseguire, richiede la presentazione di un Certificato di Domicilio.

Il Certificato di Domicilio (da chiedersi al Registro de las Personas) dimostra che stai risiedendo in Argentina; potrà essere eletto come domicilio sia l’abitazione di un amico, non necessariamente argentino, che l’hotel dove risiedi temporaneamente.

Per ottenere il “Cerdificado de Domicilio” ci si reca al “Registro de las Personas” ( la nostra anagrafe) di competenza.

I documenti necessari che dovranno essere portati al Registro de las Personas sono: l’ultima fattura di un servizio (luce, gas, telefono) e il DNI, intestati al nome di chi ti ospita, il tuo passaporto e due fotografie tipo tessera. In seguito al pagamento di una piccola imposta si ottiene il suddetto certificato.

In possesso del certificato di domicilio ci si reca alla sede AFIP (simile alla nostra Agenzia delle Entrate) più vicina presso cui consegnare due fotocopie del passaporto e il certificato di domicilio. Verrà inoltre richiesto di compilare un formulario (in spagnolo).

 

Sul web ci sono varie pagine internet, dove si possono cercare appartamenti, qualche suggerimento:

www.zonaprop.com.ar

www.soloduenos.com

www.compartodepto.com

In Facebook puoi trovare molti gruppi e pagine in cui i proprietari offrono e pubblicizzano proprie stanze/case/appartamenti.

Sono beneficiari dell’assistenza sanitaria in paesi con i quali non vigono accordi in materia sanitaria i cittadini che si recano all’estero per motivi di lavoro e di studio.
I beneficiari dell’assistenza devono richiedere l’attestato ex art. 15 del DPR 31/7/80, n. 618 alla ASL di iscrizione previa presentazione della seguente documentazione:
Per i lavoratori:

  • nota di trasferimento all’estero;
  • documentazione comprovante il mantenimento all’assoggettamento al sistema previdenziale italiano;
  • fotocopia del libretto di iscrizione alla ASL o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445),
  • codice fiscale o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445).

Per gli studenti:

  • documentazione comprovante il conseguimento della borsa di studio presso Università o fondazioni estere;
  • fotocopia del libretto di iscrizione alla ASL o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445);
  • codice fiscale o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445).

I lavoratori del settore pubblico possono richiedere il rilascio dell’attestato:

  • alla ASL di iscrizione;
  • al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI c/o il Ministero degli Affari Esteri;
  • Amministrazione o ente pubblico di appartenenza.

L’attestato potrà essere richiesto all’estero alla Rappresentanza diplomatica (sede di servizio) previa esibizione della documentazione sopra riportata.
L’attestato dovrà essere trasmesso alla ASL di iscrizione dell’assistito e al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI c/o il Ministero degli Affari Esteri preferibilmente in formato elettronico all’indirizzo e-mail minsalute@esteri.it
La mancata comunicazione alla ASL di appartenenza comporta la perdita del diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute all’estero.
La durata dell’attestato sarà pari alla durata del periodo di soggiorno all’estero per motivi di lavoro.
Attenzione: se il periodo supera i trenta giorni verrà sospeso il medico di famiglia. Al rientro in Italia, alla scadenza prevista o in anticipo rispetto alla stessa, è necessario recarsi nuovamente alla ASL per la scelta del medico.
La richiesta di rimborso delle spese sanitarie sostenute deve essere presentata al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI c/o Ministero degli Affari Esteri tramite l’Ambasciata o il Consolato territorialmente competente, entro tre mesi dalla data di effettuazione dell’ultima spesa correlata ad un singolo evento morboso, allegando la seguente documentazione:

  1. domanda di rimborso redatta dal titolare dell’assistenza con l’apposizione della data di presentazione e del timbro da parte della Rappresentanza ai fini dell’accertamento dei termini di decadenza;
  2. copia dell’attestato ex art. 15 del D.P.R. 618/80;
  3. parere motivato del Capo della Rappresentanza diplomatica o dell’Ufficio consolare circa la congruità dei prezzi, tariffe, onorari del luogo, con il quale venga specificato se l’assistito sia stato costretto a rivolgersi a struttura privata per la mancanza o per l’inadeguatezza delle strutture pubbliche;
  4. codice fiscale del titolare dell’assistenza, ovvero del lavoratore;
  5. certificato medico con diagnosi e/o relazione sanitaria;
  6. in caso di ricovero ospedaliero, la dichiarazione da parte della struttura sanitaria del costo della degenza ordinaria in vigore nella struttura medesima;
  7. documentazione di spesa in originale, regolarmente quietanzata, rilasciata in conformità con le norme fiscali vigenti nel Paese (fatture, quietanze o ricevute di pagamento) dalla quale risulti la distinta dei singoli costi delle prestazioni;
  8. traduzione in lingua italiana di tutta la documentazione (certificato medico, prescrizioni, fatture, quietanze, ricevute di pagamento, ecc…);
  9. preferenza per la modalità di rimborso: domicilio o c/c bancario del titolare in Italia, con i relativi codici ABI/CAB e IBAN;
  10. una copia di tutto il carteggio.

L’Ambasciata o l’Ufficio Consolare, previa verifica della completezza degli atti presentati in originale, appone il visto su tutta la documentazione (tranne l’attestato) e trasmette la stessa al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI – Sezione distaccata c/o Ministero degli Affari Esteri.
Il Ministero, verificata la regolarità e la completezza della documentazione, inoltrerà al competente organo di controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il provvedimento di liquidazione delle spese sanitarie sostenute nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale italiano o, in caso contrario, qualora vengano a mancare i presupposti giuridici, procederà con un provvedimento di reiezione.
In caso di rientro saltuario in Italia hai diritto alle prestazioni garantite alla generalità dei cittadini documentando l’attività di lavoro all’estero. In particolare, qualora la brevità del rientro risulti incompatibile con i tempi previsti per la re-iscrizione nell’elenco del proprio medico di fiducia, hai diritto all’assistenza medico-generica e pediatrica attraverso il sistema delle visite occasionali ed i servizi di guardia medica con oneri a tuo carico, per i quali se ne potrà richiedere il rimborso.
Al momento del rientro definitivo dall’estero, dovrai provvedere all’iscrizione all’ASL e alla scelta del medico di famiglia. La re-iscrizione può ricadere negli elenchi dello stesso medico di famiglia a carico del quale si era iscritti al momento della sospensione.

Beneficiari dell’assistenza

Sono beneficiari dell’assistenza sanitaria in paesi con i quali non vigono accordi in materia sanitaria i cittadini che si recano all’estero per motivi di lavoro e di studio.

Cosa fare prima della partenza

I beneficiari dell’assistenza devono richiedere l’attestato ex art. 15 del DPR 31/7/80, n. 618 alla ASL di iscrizione previa presentazione della seguente documentazione:

Per i lavoratori:

  • nota di trasferimento all’estero;
  • documentazione comprovante il mantenimento all’assoggettamento al sistema previdenziale italiano;
  • fotocopia del libretto di iscrizione alla ASL o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445),
  • codice fiscale o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445).

Per gli studenti:

  • documentazione comprovante il conseguimento della borsa di studio presso Università o fondazioni estere;
  • fotocopia del libretto di iscrizione alla ASL o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445);
  • codice fiscale o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445).

I lavoratori del settore pubblico possono richiedere il rilascio dell’attestato:

  • alla ASL di iscrizione;
  • al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI c/o il Ministero degli Affari Esteri;
  • Amministrazione o ente pubblico di appartenenza.

 

L’attestato potrà essere richiesto all’estero alla Rappresentanza diplomatica (sede di servizio) previa esibizione della documentazione sopra riportata.

L’attestato dovrà essere trasmesso alla ASL di iscrizione dell’assistito e al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI c/o il Ministero degli Affari Esteri preferibilmente in formato elettronico all’indirizzo e-mail minsalute@esteri.it

La mancata comunicazione alla ASL di appartenenza comporta la perdita del diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute all’estero.

La durata dell’attestato sarà pari alla durata del periodo di soggiorno all’estero per motivi di lavoro.

Attenzione: se il periodo supera i trenta giorni verrà sospeso il medico di famiglia. Al rientro in Italia, alla scadenza prevista o in anticipo rispetto alla stessa, è necessario recarsi nuovamente alla ASL per la scelta del medico.

Rimborso delle spese sanitarie

La richiesta di rimborso delle spese sanitarie sostenute deve essere presentata al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI c/o Ministero degli Affari Esteri tramite l’Ambasciata o il Consolato territorialmente competente, entro tre mesi dalla data di effettuazione dell’ultima spesa correlata ad un singolo evento morboso, allegando la seguente documentazione:

  1. domanda di rimborso redatta dal titolare dell’assistenza con l’apposizione della data di presentazione e del timbro da parte della Rappresentanza ai fini dell’accertamento dei termini di decadenza;
  2. copia dell’attestato ex art. 15 del D.P.R. 618/80;
  3. parere motivato del Capo della Rappresentanza diplomatica o dell’Ufficio consolare circa la congruità dei prezzi, tariffe, onorari del luogo, con il quale venga specificato se l’assistito sia stato costretto a rivolgersi a struttura privata per la mancanza o per l’inadeguatezza delle strutture pubbliche;
  4. codice fiscale del titolare dell’assistenza, ovvero del lavoratore;
  5. certificato medico con diagnosi e/o relazione sanitaria;
  6. in caso di ricovero ospedaliero, la dichiarazione da parte della struttura sanitaria del costo della degenza ordinaria in vigore nella struttura medesima;
  7. documentazione di spesa in originale, regolarmente quietanzata, rilasciata in conformità con le norme fiscali vigenti nel Paese (fatture, quietanze o ricevute di pagamento) dalla quale risulti la distinta dei singoli costi delle prestazioni;
  8. traduzione in lingua italiana di tutta la documentazione (certificato medico, prescrizioni, fatture, quietanze, ricevute di pagamento, ecc…);
  9. preferenza per la modalità di rimborso: domicilio o c/c bancario del titolare in Italia, con i relativi codici ABI/CAB e IBAN;
  10. una copia di tutto il carteggio.

 

L’Ambasciata o l’Ufficio Consolare, previa verifica della completezza degli atti presentati in originale, appone il visto su tutta la documentazione (tranne l’attestato) e trasmette la stessa al Ministero della Salute – Direzione Generale per i Rapporti con l’Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI – Sezione distaccata c/o Ministero degli Affari Esteri.

Il Ministero, verificata la regolarità e la completezza della documentazione, inoltrerà al competente organo di controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il provvedimento di liquidazione delle spese sanitarie sostenute nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale italiano o, in caso contrario, qualora vengano a mancare i presupposti giuridici, procederà con un provvedimento di reiezione.

Rientro temporaneo

In caso di rientro saltuario in Italia hai diritto alle prestazioni garantite alla generalità dei cittadini documentando l’attività di lavoro all’estero. In particolare, qualora la brevità del rientro risulti incompatibile con i tempi previsti per la re-iscrizione nell’elenco del proprio medico di fiducia, hai diritto all’assistenza medico-generica e pediatrica attraverso il sistema delle visite occasionali ed i servizi di guardia medica con oneri a tuo carico, per i quali se ne potrà richiedere il rimborso.

Al momento del rientro definitivo dall’estero, dovrai provvedere all’iscrizione all’ASL e alla scelta del medico di famiglia. La re-iscrizione può ricadere negli elenchi dello stesso medico di famiglia a carico del quale si era iscritti al momento della sospensione.

I prezzi sono in continuo cambiamento in seguito all’inflazione elevata. L’Argentina resta una meta abbastanza conveniente, ma poiché i prezzi tendono a salire, vi consigliamo di telefonare o di consultare i siti web prima di stabilire il budget per il vostro viaggio.

Al ristorante

Il panorama gastronomico dell’Argentina è superbo.

A Buenos Aires non si trovano solamente le tipiche parillas (ristoranti specializzati in grigliate di carne), ma anche una scelta di ristoranti etnici. Oltre agli splendidi vini prodotti nella zona di Mendoza, hai la possibilità di degustare il mate, una sorta di thè bevanda simbolo della nazione che funge da legame sociale tra parenti e amici.

Il tuo palato sarà inoltre deliziato assaggiando i favolosi gelati argentini.

La prenotazione nei ristoranti è necessaria solo nei posti più rinomati o nei weekend.

I più esclusivi fanno pagare il cubierto (coperto) che però non include la mancia (10% circa). Una valida guida ai ristoranti della capitale: www.guiaoleo.com.

I prezzi medi per una portata principale sono di 20-30 dollari.

Al supermercato

  • 1 kg di pane 300 pesos
  • 1 litro di latte 150 pesos
  • 1 kg di mele 200 pesos
  • 1 kg di patate 100 pesos
  • Colazione 2 croissant con caffè e latte 800 pesos
  • Pranzo di una portata 1500 pesos
  • Cena 3000 pesos

Trasporti

Dotata di un’efficiente metropolitana (detta Subte), di una vasta e complicata rete di autobus in servizio 24 ore su 24 e di una grande quantità di taxi con tariffe abbordabili, Buenos Aires è una città in cui spostarsi è facile e costa poco. Il costo medio di un biglietto è di 6 pesos se in possesso della tessera apposita (Sube).

Buenos Aires ha un sistema di trasporto pubblico in bicicletta, con stazioni automatiche sparse per la città. Il servizio è gratuito e funziona 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Per registrarsi ed avere maggiori informazioni si può visitare il sito: http://www.buenosaires.gob.ar/ecobici/sistemaecobici

Tempo libero

L’abbonamento mensile in palestra è di circa PESOS ARGENTINOS 4000

Un film al cinema costa intorno agli PESOS ARGENTINOS 800

Un biglietto del teatro costa su PESOS ARGENTINOS 3000

Con noi, Patronato Acli

Presso una qualsiasi delle nostre sedi del Patronato ACLI possiamo offrirti supporto e informazioni utili per vivere in Argentina, ti aspettiamo!

http://www.acli.org.ar/

Facebook: PATRONATO ACLI ARGENTINA

IG: @Patronatoacliargentina