L’emergenza Coronavirus sta portando varie conseguenze anche pratiche non solo nella vita di tutti gli italiani ma anche dei cittadini stranieri attualmente residenti nel nostro Paese.
È stata infatti prorogata al 31 agosto 2020 la validità dei permessi di soggiorno dei cittadini dei Paesi terzi.
L’obiettivo è affrontare l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 e permettere un graduale ritorno in sicurezza alle quotidiane attività connesse alla vita lavorativa e sociale.
Sono stati prorogati al 31 Agosto 2020 anche:
– I termini di presentazione delle richieste di conversione dei permessi di soggiorno da motivi di studio a lavoro subordinato e da stagionale a lavoro subordinato-non stagionale
– I termini di presentazione di tutte le altre tipologie di conversione
– le autorizzazioni al soggiorno rilasciate da altro Stato membro UE
– i documenti di viaggio rilasciati a titolari di protezione internazionale o apolidi
– la validità dei nulla osta rilasciati per lavoro stagionale
– la validità dei nulla osta rilasciati per ricongiungimento familiare
I permessi rilasciati per lavoro stagionale, in scadenza fra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020, sono stati prorogati sino al 31 dicembre 2020.
Le tessere sanitarie scadute sono state prorogate fino al 30 Giugno 2020, mentre i documenti di riconoscimento e di identità scaduti dal 31 gennaio restano validi sino al 31 agosto 2020.
A seguito della proroga dei permessi di soggiorno restano validi sino al 31 Agosto 2020 tutti i diritti acquisiti, connessi con il regolare soggiorno nel nostro Paese.
I cittadini stranieri, quindi, in questo periodo possono tranquillamente prorogare, mantenere o instaurare rapporti di lavoro, e possono avviare ogni altro tipo di rapporto privato, ad esempio un contratto di locazione, l’iscrizione al Centro per l’impiego, ecc.
Se in questo periodo è stata inviata una richiesta di rilascio o rinnovo di permesso di soggiorno, l’appuntamento sarà rimandato.
Sebbene sia stata disposta la chiusura al pubblico degli Uffici Immigrazione della Questura, è comunque assicurata l’attività di ricezione delle domande di protezione internazionale.