L’acquisizione della cittadinanza italiana può avvenire automaticamente “ius sanguinis” se ci sono le condizioni di legge, oppure su domanda della persona interessata “ius soli”, se ci sono i requisiti.
Nel primo caso, “ius sanguinis“, riguarda chi nasce o è adottato da cittadini italiani oppure chi nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o se i genitori sono ignoti o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza.
Nel secondo caso, “ius soli“, la concessione della cittadinanza deve essere richiesta dal diretto interessato su apposita domanda. Oltre ad essere residente in Italia, devi dimostrare di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti penali e di non essere in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica. È inoltre richiesto il possesso di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del quadro comune europeo di riferimento.
Puoi diventare cittadino italiano anche per matrimonio/unione civile con un cittadino italiano. In questo caso, dal momento della presentazione della domanda e fino all’adozione del decreto di concessione della cittadinanza, non deve essere intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, né la separazione personale dei coniugi.
Inoltrata la richiesta e ottenuto il codice K10, il termine per la definizione delle domande è di trentasei mesi.
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Marilisa Moretti