PATRONATO ACLI: RIAPERTURA NEL SEGNO DELLA SICUREZZA E DELLA COLLABORAZIONE

“Siamo pronti ad aprire, sapendo che questo è un momento molto difficile per l’Italia e per tutti i cittadini che hanno ancora più bisogno dei nostri servizi”. Così il Presidente del Patronato ACLI Emiliano Manfredonia in una nota che annuncia la riapertura fisica delle sedi del Patronato Acli in tutta la penisola. Devo ringraziare tutti gli operatori che attraverso la rete, email e telefonate sono riusciti a garantire i servizi essenziali durante le settimane del lockdown, spesso andando oltre a quelli che erano i loro compiti. 

Oggi vorrei però chiedere uno sforzo in più, non solo al nostro personale ma anche a tutti i cittadini che usufruiscono dei servizi del Patronato. Serve la collaborazione di tutti, gli italiani hanno già dato prova di grande pazienza e di abnegazione e siamo sicuri che anche nella fase 2 ci sarà un grande senso di responsabilità. Le riaperture delle sedi del Patronato ACLI in Italia saranno graduali e avverranno nel massimo della sicurezza, si riparte sicuri nel rispetto di tutte le nuove norme ed è certo che sarà tutto più lento e che sarà richiesta più pazienza a tutti.  

Vogliamo lasciarci alle spalle questo periodo e lo potremo fare solo rispettando le regole e cercando di aiutarci l’un l’altro: ricominceranno le nostre consulenze, e ne siamo felici visto che pratiche complesse come una richiesta di pensionamento sono momenti importanti nella vita di una persona e hanno bisogno di essere gestite attraverso un rapporto diretto, ma altri servizi potremo continuare a offrirli tramite la via telematica, le email o anche il telefono. 

La priorità operativa scelta, in questa fase, per svolgere in sicurezza e al meglio i nostri servizi di assistenza e di consulenza su lavoro, pensioni, invalidità, salute e bonus, sarà l’appuntamentoche permetterà a tutti di organizzare al meglio i propri tempi personali ed eviterà assembramenti nelle sale d’attesa. 

Oggi più che mai sentiamo il nostro dovere come prioritario verso la comunità: la crisi ha causato migliaia di nuovi poveri e tante famiglie sono e saranno costrette ad accedere a una delle misure introdotte dal Governo. Le stime parlano di un milione di possibili nuovi percettori del Reddito di Emergenza, di circa 700 mila lavoratori del settore domestico che hanno diritto al nuovo bonus di 500 euroa cui si aggiunge la regolarizzazione di circa 500 mila lavoratori migranti tra colf, badanti e braccianti. Sono numeri importanti e il Patronato ACLI è pronto, è in campo con tutta la sua professionalità e la sua competenza per mitigare il più possibile una crisi sociale che ha pochi precedenti nella storia del nostro paese”.  

Il Direttore Generale del Patronato ACLINicola Preti, ha voluto inoltre spiegare qual è stata l’attività dell’ente durante il lockdownDa marzo ad oggi abbiamo svolto oltre il 60% delle prestazioni effettuate rispetto agli stessi mesi del 2019. Lo consideriamo un risultato straordinario, una risposta a distanza che stiamo stati capaci di offrire ai cittadinitenendo conto delle forti restrizioni esistenti negli spostamenti.”.  

Il Direttore Generale ha inoltre voluto chiarire quali saranno le linee guida per la riapertura delle sedi su tutto il territorio nazionale. “In questo momento stiamo riorganizzando i nostri uffici, rendendoli idonei alle nuove regole nazionali e locali, a partire dalle sanificazioni fino al rispetto della distanza interpersonaleCi saranno nuove modalità di accesso agli uffici e ai servizi, si lavorerà in via prioritaria su appuntamento, a tutti sarà chiesto di collaborare, servirà un po’ di pazienza e non avere fretta, noi faremo del nostro meglio. È chiaro che continueremo ad avere dei lavoratori in smart working che garantiranno l’erogazione dei servizi a distanza utilizzandnuove modalità di contatto e di relazione. 

Il Patronato ACLI con la formazione a distanza non si è mai fermato nei confronti del proprio personale, con aggiornamenti operativi e sessioni di approfondimento della normativa che hanno coinvolto circa 300 operatori e con il completamento della scuola di formazione per 50 nuovi operatori che hanno concluso il percorso d’ingresso e che nei prossimi giorni inizieranno a lavorare nelle nostre sedi”.