PREMIO SATTA, L’INTERVISTA AL PRESIDENTE EMILIANO MANFREDONIA

Nell’aprile de 2020 è scomparso Salvatore Satta, dirigente del Patronato Acli che, per onorarne la memoria, ha deciso di indire un premio di laurea sui temi della previdenza sociale.

Il premio è rivolto ai laureati di atenei nazionali che hanno conseguito, o conseguiranno, una laurea magistrale/specialistica, magistrale a ciclo unico nel periodo compreso tra il tra il 15 dicembre 2020 e il 31 dicembre 2021 inclusi, nonché chiunque abbia conseguito nel medesimo periodo titoli di studio equipollenti in un Paese straniero, comunitario o extracomunitario, discutendo un elaborato sulle tematiche indicate, che riguardano appunto la materia previdenziale. In palio ci sono 5.000 euro che saranno assegnati da un Comitato Scientifico di cui fa parte il Presidente del Patronato Acli Emiliano Manfredonia.

Manfredonia, chi era Salvatore Satta e perché un premio in suo onore?
Salvatore Satta è stato un grande lavoratore del nostro Patronato, uno che ha iniziato da giovane, che ha fatto l’operatore e che quindi è stato a contatto con i problemi concreti delle persone. Era un appassionato della materia previdenziale tant’è che poi è diventato un grande formatore: dei circa 1.200 lavoratori attuali del nostro ente credo che i 2/3 abbiano avuto l’occasione di essere formati da lui. Ci è dispiaciuto molto che dopo anni di malattia sia venuto a mancare proprio durante il lockdown della scorsa primavera senza che potessimo dargli un ultimo saluto. Non potendo neanche andare al funerale ci siamo riuniti attraverso una piattaforma subito con i dirigenti del Patronato ma anche con le personalità che lo hanno conosciuto più da vicino e abbiamo pensato di rendere onore alla sua memoria istituendo un premio che fosse indirizzato ai giovani, a coloro che hanno intrapreso un percorso di formazione, e naturalmente sulla sua materia, la previdenza, perché in Italia se ne possa parlare sempre di più.
Oggi la Previdenza è una materia conosciuta abbastanza secondo lei?
La Previdenza è una materia molto ampia che riguarda tutti i cittadini e per tutta la vita, non possiamo ridurla solamente al tema pensionistico, come spesso succede, anche nel dibattito pubblico. Il Premio Satta è nato anche con questo obiettivo, quello di far studiare di più la materia previdenziale e quindi farla conoscere meglio ad una platea più ampia di cittadini, partendo dai giovani. Sono molto contento che tante personalità provenienti da diversi mondi siano entrate a far parte del Comitato Scientifico: un bel segnale per dire ancora più chiaramente che la previdenza è materia di tutti e per tutti.
Ci sarà un evento speciale per la premiazione?
Sì, stiamo pensando ad una giornata dedicata alla previdenza con una lectio magistralis di una personalità che abbiamo già individuato. Poi, in un secondo momento, sarebbe bello anche pensare di pubblicare le tesi dei partecipanti, con i loro consenso naturalmente, perché diventino patrimonio a disposizione di tutti. Salvatore sarebbe stato davvero felice di questo premio, anche se era molto schivo, e credo che sia davvero il modo migliore per rendergli onore.

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