L’assegno sociale solo se residente in Italia

Sono una cittadina della Moldavia e da alcuni anni in Italia percepisco l’Assegno sociale. Se decidessi di ritornare per un periodo nel mio Paese, perderei il diritto alla pensione?

quesito> Il Patronato Acli risponde

Sì, l’assegno sociale rientra tra le prestazioni non esportabili all’estero. Per mantenere il diritto all’erogazione è quindi necessario conservare il requisito della residenza attraverso la dimora effettiva, stabile e continuativa in Italia.

La permanenza all’estero per un periodo superiore ad un mese, non giustificata da gravi motivi sanitari, comporta la sospensione dell’assegno.

Dopo un anno dalla sospensione l’Inps, accertato il permanere di tale situazione, revoca il beneficio.

 

Dal 2016 aumenta l’età per richiedere l’assegno sociale

Con il 1° gennaio 2016 aumenta l’età richiesta per accedere all’assegno sociale, bisognerà attendere il compimento dei 65 anni e 7 mesi di età per poter beneficiare della prestazione assistenziale che dal 1996 ha sostituito la pensione sociale.

L’aumento dell’età richiesta avviene in applicazione del meccanismo di adeguamento dei requisiti pensionistici alla aspettativa di vita che nel 2013 aveva comportato un incremento di 3 mesi a cui se ne aggiungono altri 4 dal 1° gennaio 2016.

Rimangono invariati rispetto al 2015 l’importo mensile dell’assegno e le condizioni economiche per potervi accedere. La conferma avviene in virtù del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, recependo le rilevazioni Istat sull’andamento dei prezzi al consumo, ha fissato nella misura dello 0% la rivalutazione per l’anno 2016.

Oltre alla nuova età anagrafica, per ottenere l’assegno sociale sono necessari: