L’Assegno al Nucleo Familiare rimane per tutto il 2021

Con l’entrata in vigore del nuovo Assegno Unico per le famiglie con figli minori, l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) non viene eliminato ma continua ad essere erogato almeno per tutto l’anno 2021. Su molti giornali e vari media le informazioni su questo argomento non sono sempre corrette. Se percepisci l’ANF ricordati che devi comunicare all’INPS i dati reddituali del 2020.

L’assegno al nucleo familiare (ANF)
È la prestazione più richiesta da parte dei lavoratori dipendenti e dai pensionati ex-dipendenti. L’importo mensile varia in base al numero dei componenti e al reddito della famiglia. L’assegno è erogato direttamente dall’INPS sulla pensione o dal datore di lavoro insieme allo stipendio.
Per il 2021 sarà erogato ancora fino al 31 dicembre e, secondo le informazioni emanate dal Governo, da gennaio 2022 tutta la partita dei trattamenti di famiglia sarà riformata, riforma che, già dal 1° luglio 2021, ha mosso i primi passi con l’introduzione dell’Assegno Unico per le famiglie con figli minori che non hanno diritto all’ANF.

La composizione del nucleo familiare
Il nucleo di riferimento per questa prestazione sono i coniugi – o coloro che si sono uniti civilmente -, anche non conviventi, i figli, ed equiparati, i minorenni e i maggiorenni studenti o inabili assoluti.
Ai fini dell’assegno al nucleo familiare rientrano nella composizione anche i fratelli, le sorelle, i nipoti diretti, minorenni o maggiorenni, inabili ed orfani di entrambi i genitori e non coniugati.

Anche gli stranieri, se residenti nel nostro Stato con la propria famiglia, possono chiedere l’assegno al nucleo familiare. In caso di poligami, la prestazione è prevista solo per la prima moglie ed i suoi figli.

Come richiedere l’assegno al nucleo familiare
La richiesta può essere fatta o direttamente tramite il servizio online presente sul sito dell’INPS, utilizzando il proprio SPID, oppure tramite i Patronati. Per chi non avesse mai percepito l’ANF per gli anni passati, è possibile chiedere gli arretrati fino a cinque anni.

Redditi da dichiarare e documentazione necessaria
Quali documenti sono necessari per la richiesta?
I dati da dichiarare per percepire l’assegno al nucleo familiare dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 sono:
• i dati anagrafici ed i codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare
• i redditi dei componenti del nucleo familiare percepiti nel 2020
– quelli assoggettati all’IRPEF (quindi servono le dichiarazioni dei redditi – Mod. 730 o UNICO 2021 o la Certificazione Unica – ex
CUD 2021, nel caso non si sia obbligati a presentare la dichiarazione)
– i redditi esenti da imposta, o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva (ad esempio assegni e indennità per i non vedenti, sordomuti e invalidi civili, pensioni sociali, assegni accessori per le pensioni privilegiate, interessi bancari e postali, premi del lotto e dei concorsi pronostici, rendite da buoni del tesoro, ecc.)

Quali sono i redditi che non si dichiarano?
È importante sapere quali sono i redditi da non dichiarare per la richiesta o il rinnovo dell’Assegno al Nucleo Familiare, perché la prestazione è determinata in base all’ammontare complessivo dei redditi della famiglia. Laddove venissero erroneamente dichiarati importi che invece non rilevano per tale determinazione, l’assegno sarebbe di importo inferiore.
Tra i redditi ininfluenti rientrano tutti i trattamenti di famiglia e di sostegno alla natalità. Non si devono dichiarare, ad esempio:
il Premio alla nascita di 800 euro per la nascita o adozione
il “Bonus Bebè”, ovvero l’Assegno di natalità, consistente in un assegno mensile, determinato sulla base dell’ISEE.

Oltre a queste prestazioni, vi sono molte altre tipologie di redditi che non devono essere dichiarati: per questo è importante farsi assistere dagli operatori del Patronato ACLI che sono a disposizione per una corretta esposizione dei dati e per la trasmissione telematica della richiesta.

Raffaele DE LEO