Amedeo #inpensioneprima con #quota100: “Il lavoro era diventato controproducente”

Amedeo è di Torino, ha 65 anni, 40 anni di contributi, per capire se andare in pensione prima ha voluto riflettere per qualche mese.
“Ho fatto prima di tutto una consulenza presso il Patronato Acli dove mi hanno confermato di essere in possesso dei requisiti per accedere alla pensione con quota 100, ma avevo forti dubbi se andare subito o aspettare tre anni, perché avendo 40 anni di contributi avrei avuto diritto ad un assegno probabilmente maggiore”.
Dopo un primo momento di incertezza, Amedeo poi la decisione l’ha presa senza aspettare di sapere a quanto rinunciava effettivamente in termini di assegno pensionistico mensile accedendo alla quota 100.
“Ci ho riflettuto ed ho capito che ormai ero troppo stanco, mi stavo trascinando qualcosa che era diventato pesante e controproducente. Io ho fatto il rappresentante per tanti anni, ho svolto sempre lavori nel commerciale: potendo contare su una vita contributiva regolare, senza buchi, devo ammettere che la proposta pensionistica con quota 100 era buona, per questo ho accettato”.
Amedeo racconta anche di non aver ancora metabolizzato la sua nuova vita, “Il lavoro mi manca moltissimo, negli ultimi anni ero diventato socio di un’azienda che produce partecipazioni matrimoniali, non ho assorbito totalmente la nuova situazione, penso ci vorrà un pò”.

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