APe Sociale per professioni gravose

Buongiorno,

sono Luisa, sono un’ostetrica di 64 anni con poco più di 35 anni di servizio, il lavoro mi piace ma non riesco più a reggere i turni, ogni giorno faccio sempre più fatica. Mi hanno parlato di Ape sociale per professioni gravose? Può riguardare anche me?

L’APE sociale, per Lei, potrebbe essere la soluzione.

Tra le categorie di lavoratori disagiati che possono beneficiare dell’Ape sociale c’è quella – riservata ai lavoratori dipendenti – di coloro i quali al momento della richiesta e da almeno 6 anni in via continuativa svolgono, nell’ambito delle 11 professioni individuate nell’allegato C alla legge di bilancio 2017, attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo.

Le 11 professioni, nell’ambito delle quali si dovranno ricercare le attività lavorative specifiche indicate nel decreto attuativo, sono:

1

Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;

2

Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;

3

Conciatori di pelli e di pellicce;

4

Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;

5

Conduttori di mezzi pesanti e camion;

6

Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;

7

Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;

8

Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;

9

Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;

10

Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;

11

Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

I requisiti per poter fruire dell’Ape sociale come addetto a professioni con attività pericolose o rischiose (gravose) sono:

  • 63 anni di età
  • svolgere ed aver svolto per almeno 6 anni continuativi nell’ambito di una delle 11 professioni suindicate le attività lavorative rischiose o pericolose che saranno contenute nel decreto attuativo;
  • far valere almeno 36 anni di contribuzione

Una volta pubblicato il decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale si potrà verificare:

  • se l’attività lavorativa svolta negli ultimi 6 anni rientra tra quelle che consentono l’accesso all’APe sociale
  • se la suddetta attività è stata svolta con carattere di continuità per almeno 6 anni

Accertato che appartiene a questa categoria, maturati i 36 anni di contributi lei potrà ottenere l’indennità che l’accompagnerà alla pensione di vecchiaia.

È fondamentale per lei verificare quando esattamente matura il requisito dei 36 anni di contribuzione, per capire se deve inoltrare domanda di Ape sociale nel 2017 o nel 2018.

La aspettiamo nei nostri uffici.