Ecco ci siamo, abbiamo fatto il 730 e dichiarato i redditi prodotti nel 2015, possiamo quindi ora preparare la domanda di assegno al nucleo familiare per i prossimi 12 mesi, basata sui redditi 2015.
La variazione dell’indice dei prezzi al consumo tra l’anno 2014 e l’anno 2015 è stata negativa (- 0,1 %) ma il legislatore è intervenuto neutralizzandola: la rivalutazione per quest’anno è pari a zero.
Le tabelle con i livelli reddituali e gli importi mensili non sono variate.
L’assegno è mensile
L’assegno al nucleo familiare è corrisposto mensilmente al richiedente a condizione che il reddito complessivo del loro nucleo familiare sia composto per il 70% da reddito da lavoro dipendente o assimilato, non superi determinati limiti, correlati al numero dei componenti, alla composizione della famiglia ed alla presenza di soggetti inabili al lavoro.
La domanda e le variazioni del nucleo
L’assegno al nucleo familiare non è erogato d’ufficio ma è necessario inoltrare apposita domanda.
La domanda ha un periodo di validità – riferimento che va dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo. II 30 giugno 2016 scadono le domande di assegno basate sui redditi del 2014.
Ogni variazione nella composizione del nucleo familiare durante i 12 mesi di validità della domanda, deve essere comunicata in quanto incide sul diritto e sulla misura dell’assegno stesso.
Ad esempio la nascita di un figlio potrà determinare un aumento dell’assegno al nucleo in pagamento dal mese della nascita, mentre il compimento della maggiore età di un figlio comporterà la riduzione o la perdita dell’assegno in pagamento.
Se non presento nuova domanda entro il 30 giugno?
Se il lavoratore non consegna la nuova domanda entro il 30 giugno p.v. non perde alcun diritto.
È vero, il datore di lavoro a luglio interromperà la corresponsione dell’assegno, ma nulla è perduto.
La domanda presentata entro 5 anni, comporta per il datore di lavoro l’obbligo di corrispondere l’assegno al nucleo compresi gli arretrati.