L’assegno di maternità dello Stato 2021: a chi spetta

Le lavoratrici precarie e discontinue già divenute o che diverranno mamme nel 2021 avranno diritto all’assegno di maternità dello Stato di 2.143,05 euro. Lo ha comunicato l’INPS in una recente circolare, precisando che la mancata rivalutazione dell’importo è legata al valore negativo degli indici dei prezzi al consumo rilevati dall’ISTAT.

Tale sostegno economico, previsto anche nei casi di adozione e di affidamento, viene riconosciuto alle madri residenti in Italia che siano cittadine italiane o comunitarie oppure cittadine extracomunitarie in possesso del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno).

Assegno di maternità dello Stato 2021, requisiti

Il requisito della residenza nel territorio dello Stato italiano della richiedente deve essere posseduto già al momento della nascita del bambino.

Per ottenere il beneficio, inoltre, è necessario:

  • Far valere almeno 3 mesi di contribuzione nel periodo compreso fra i 18 e i 9 mesi precedenti la nascita del bambino;
  • Oppure, nel caso in cui la madre abbia lavorato almeno 3 mesi e abbia avuto diritto ad una prestazione dell’Inps (malattia o disoccupazione, ecc.), fra la data del parto e quella di cessazione del diritto alla prestazione non sia trascorso un periodo superiore alla durata della prestazione stessa (in ogni caso non superiore a nove mesi).

È importante ricordare che l’assegno non può essere cumulato con le altre prestazioni a sostegno della maternità percepite a qualsiasi titolo.

Se l’importo dell’assegno dello Stato risultasse superiore a quello delle prestazioni di maternità già percepite, la madre potrebbe fare richiesta per la quota differenziale.

La domanda di assegno va presentata all’Inps entro sei mesi dalla nascita.

L’assegno di maternità del Comune

Le mamme che non beneficiano di alcun trattamento economico di maternità possono chiedere, per ogni figlio nato, un assegno a carico dei Comuni. Per le nascite avvenute nel 2021, l’importo del beneficio è di 348,12 euro mensili, corrisposto per 5 mensilità (€ 1.740,60). Il diritto alla prestazione è subordinato ad un limite reddituale rilevato sulla base dell’indicatore della situazione economica (ISEE) del nucleo familiare della madre. Per l’anno 2021, il valore ISEE da non superare è di € 17.416,66. La domanda va presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla data del parto.