Lavoro domestico: scadono i contributi Inps 3° trimestre 2021

Dal 1 al 10 ottobre 2021 tutti i datori di lavoro domestico sono chiamati a versare i contributi Inps relativi al terzo trimestre dell’anno. Vediamo quali sono i dubbi che spesso nascono in merito. 

 

Non ho ricevuto i modelli dall’Inps, come posso fare? 

L’Inps invia direttamente a casa del datore di lavoro il modello di versamento, ma è possibile che si verifichino dei ritardi nella spedizione. Per questo, l’Istituto permette di pagare i contributi anche online o scaricando i modelli PagoPa dal sito web Inps. Basterà indicare il numero del contratto di lavoro ed il codice fiscale del datore di lavoro. 

 

Devo conservare il modello PagoPa? Devo consegnarlo alla lavoratrice? 

Il modello Inps si compone di due parti. Una di queste, indicata con tratteggio e forbice, dovrà essere firmata dal datore di lavoro e consegnata alla lavoratrice. La restante parte deve conservarla il datore di lavoro. La ricevuta di pagamento, unitamente al modello PagoPa, sarà utile al datore di lavoro nel momento della dichiarazione dei redditi, poiché i contributi INPS sono deducibili dal reddito imponibile del datore di lavoro. 

 

Ho sentito parlare di Cas.sa Colf, ma è obbligatoria? 

La Cassa Colf è uno strumento obbligatorio previsto dall’art. 50 del Ccnl del lavoro domestico. Questo organismo riconosce ai propri iscritti prestazioni e servizi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti. 

Per poterne far parte è necessario rielaborare il modello PagoPa Inps dei contributi aggiungendo l’importo della Cassa Colf con  il codice F2. Il valore della Cassa Colf corrisponde a 0,06 € l’ora. 

 

Prenota un appuntamento

Per una corretta gestione del vostro contratto di lavoro domestico potete rivolgervi allo sportello Mondo Colf del Patronato Acli più vicino a voi. 

 

Donatella Raggi