Nessuna attività lavorativa è esente da rischi e la prevenzione è senza dubbio lo strumento prioritario su cui tutti devono investire il massimo impegno. Tuttavia, quando un infortunio accade, è altrettanto importante che il lavoratore o la lavoratrice siano destinatari della massima protezione che consiste in una serie di prestazioni (sanitarie, protesiche, riabilitative, di reinserimento lavorativo, ecc.), ma anche nel giusto indennizzo economico.
La storia di Valerio ne è un esempio: a dicembre del 2022, mentre sta lavorando, la parte sinistra del suo corpo rimane incastrata in un macchinario. Oltre allo schiacciamento, subisce anche delle ustioni al braccio e alla gamba. A chiusura dell’infortunio, l’Inail riconosce a Valerio un danno dell’11% corrispondente a un indennizzo di circa 13.500 euro.
Valerio si rivolge ai nostri uffici perché vuole essere certo che quanto ha percepito sia corretto. La verifica dell’importo di per sé non comporta grosse difficoltà. Gli indennizzi del danno biologico si basano su una tabella stabilita per legge che “incrociando” età dell’infortunato e percentuale riconosciuta non lascia dubbi. Gli viene spiegato, invece, che è opportuna una valutazione medico-legale per capire se la percentuale riconosciuta sia corretta o meno.
A seguito di un’accurata verifica da parte del consulente medico del Patronato, si procede con un’opposizione, chiedendo all’Inail che venga riconosciuta una percentuale più elevata. Il confronto con l’Inail si è concluso positivamente, portando all’aumento della percentuale. Valerio ha infine ottenuto il 13% e l’Inail ha quindi provveduto a mettergli in pagamento la differenza, pari a circa 5.500 euro.
Proteggi te stesso prestando sempre la massima attenzione e rispettando le misure di sicurezza sul lavoro! In caso di infortunio rivolgiti alla nostra sede più vicina.
Massimo Calestani