Infortunio sul lavoro: Dario si rivolge al Patronato ACLI e ottiene il giusto indennizzo Inail

Dario è un operaio di 43 anni, a giugno 2019 subisce un infortunio sul lavoro che gli provoca la rottura del tendine d’Achille. L’Inail gli riconosce un indennizzo di 6.438,06 euro, corrispondenti a un danno biologico del 6%.
Dario vuole capire, prenota con noi un appuntamento perché intende verificare se il risarcimento ottenuto è corretto.

Il giusto indennizzo economico
Dopo un’attenta valutazione del caso da parte del medico-legale del Patronato ACLI, viene presentata opposizione all’Inail per richiedere una percentuale più elevata per il danno subito.
Inail ritiene legittima la richiesta e Dario ottiene l’8%, con un indennizzo complessivo pari a 9.633,78 euro.
Gli infortuni e le malattie professionali con danno compreso tra il 6% e il 15% vengono indennizzati in capitale: la somma è liquidata in un’unica soluzione.
Inoltre, dall’1° gennaio 2019 le tabelle di indennizzo sono state aggiornate, con un aumento medio degli importi di circa il 40%, rispetto a quelle precedentemente in vigore.
La verifica di quanto stabilisce l’Inail è sempre opportuna per verificare se quanto viene riconosciuto è corretto: in caso contrario, è possibile opporsi al provvedimento per ottenere il giusto risarcimento di un danno alla salute.
Dario non si è fermato e ha deciso di farsi assistere dal medico-legale del Patronato ACLI, il quale lo ha aiutato a verificare se il riconoscimento iniziale dell’Inail fosse giusto, dandogli il supporto necessario per far valere i propri diritti.

In tutti i casi
#Noicisiamo i nostri operatori sono #viciniadistanza in questo periodo di emergenza sanitaria Coronavirus. Il Patronato ACLI mette a disposizione la competenza dei propri medici-legali per la corretta valutazione dei postumi di infortuni e malattie professionali. Per ottenere il giusto risarcimento puoi rivolgerti alle sedi nella tua provincia, contattaci via telefono o via mail. Ti forniremo tutte le informazioni necessarie. #iorestoacasa #celafaremo

 

Massimo Calestani