Insegnanti: come funziona la pensione di vecchiaia nel 2024

Il comparto scuola, dal punto di vista previdenziale, può essere definito un mondo a parte rispetto alla generalità degli altri lavoratori dipendenti, sia privati che statali.  

I requisiti sono gli stessi ma le uscite e le regole che portano alla pensione sono diverse, vediamole in estrema sintesi.

 

Quali requisiti deve avere un insegnante per andare in pensione?

Nell’anno scolastico 2023/24 un insegnante per andare in pensione di vecchiaia, deve avere 67 anni di età e 20 di contributi come tutti i lavoratori dipendenti del settore privato; e fin qui niente di nuovo. Cosa cambia dunque?  

La prima cosa che distingue il settore della scuola è senza dubbio la finestra unica poiché nella scuola si tiene conto dell’anno scolastico e non dell’anno solare; per cui l’insegnante che andrà in pensione lo dovrà fare sempre ed esclusivamente dal 1° settembre. I requisiti (20 anni di contributi e 67 di età) non si intendono perfezionati nel giorno del compimento dell’età anagrafica o del raggiungimento dei 20 anni;  è sufficiente che siano perfezionati nell’anno in cui si accede al pensionamento. 

Facciamo due esempi:  

  1. Luisa compie 67 anni il 12 novembre 2024 e andrà in pensione il 1° settembre dello stesso anno con ancora 66 anni e 10 mesi; 
  2. Mauro compie 67 anni a gennaio 2024 e andrà in pensione sempre a settembre 2024 ma con 67 anni e 7 mesi con quella che è l’unica finestra di accesso possibile. 

Anche le dimissioni seguono un calendario diverso dalla generalità dei lavoratori sia privati che pubblici: ciò che conta è l’anno scolastico. In questo senso, il Ministero dell’Istruzione ogni anno pubblica un decreto con cui fissa i criteri, impone le date e le istruzioni per i pensionamenti dell’anno successivo. 

Dunque, pur se presentate durante l’anno, le dimissioni avranno effetto a partire dal primo settembre dell’anno scolastico successivo; l’anno scolastico nel quale vengono presentate formali dimissioni va comunque completato. 

Attenzione però, non tutti hanno l’obbligo di effettuare le cessazioni; coloro che compiono ambedue i requisiti necessari per l’accesso alla vecchiaia, entro il 31 agosto, verranno collocati in pensione d’ufficio e devono semplicemente fare la domanda di pensione. 

 

Quando fare la domanda 

Entro febbraio dell’anno in cui si va in pensione, ma la data non è perentoria. 

 

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Carmela La Macchia