Finalmente dal prossimo maggio 2017 i lavoratori “precoci” appartenenti al sistema previdenziale retributivo (iscritti ad una forma di previdenza obbligatoria prima del 1/1/1996), dopo anni di attesa, di annunci e varie proposte di legge, possono andare in pensione con requisiti ridotti.
Chi sono i lavoratori precoci ?
Si considerano lavoratori precoci coloro i quali possono far valere almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento del 19° anno di età.
Qual’è il requisito contributivo?
Potranno avere liquidata la pensione anticipata, indipendentemente dall’età, al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione (sia uomini che donne).
Per gli anni 2017 e 2018 l’anticipo massimo potrà essere pari a 10 mesi per le donne e di 1 anno e 10 mesi per gli uomini.
Ma non per tutti!
Non basta essere un “precoce” e aver maturato 41 anni di contribuzione, è necessario rientrare in una delle seguenti categorie:
1) essere in stato di disoccupazione involontaria ed avere concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi;
2) assistere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
3) avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
4) essere lavoratori dipendenti occupati nelle professioni “gravose” (indicate all’allegato E della legge di stabilità) da almeno sei anni in via continuativa o nelle attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo;
5) essere lavoratori addetti a lavorazioni usuranti di cui all’articolo 1, commi 1, 2 e 3, del dlgs 67/2011.
Le attività gravose
L’allegato E alla Legge di stabilità 2017 indica come attività gravose quelle svolte da:
- Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
- Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
- Conciatori di pelli e di pellicce
- Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
- Conduttori di mezzi pesanti e camion
- Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni
- Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza
- Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido
- Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati
- Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
- Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti
Quando fare domanda
Per poter procedere all’invio della domanda bisogna prima attendere l’emanazione del decreto attuativo e delle circolari applicative.
Puoi venire a trovarci nei nostri sportelli di Patronato Acli! Verificheremo la tua posizione contributiva e la sussistenza dei requisiti richiesti.