Lavoro domestico: chi paga la malattia e in che misura?

Il freddo ed i primi malanni di stagione hanno fatto già capolino nel nuovo 2020. Quando ad ammalarsi è la nostra collaboratrice familiare chi paga i giorni di malattia e in che misura?

Cosa deve fare la lavoratrice in malattia?
Quando la lavoratrice è in malattia deve darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro entro l’orario di inizio attività o, nel caso circostanze di forza maggiore lo impediscano, entro due giorni dall’evento.
La lavoratrice deve consegnare al datore di lavoro un certificato medico, rilasciato dal medico di base, dove è indicata la prognosiSe vive in regime di convivenza è esonerata dalla consegna del certificato a meno che la malattia non avvenga durante un periodo in cui non è presente presso l’abitazione del datore, ad esempio durante le ferie.

Che succede se la malattia insorge durante la prova o il preavviso?
Se la lavoratrice si ammala durante il periodo di prova oppure durante il periodo di preavviso (sia esso di dimissioni o di licenziamento), la malattia ne fa sospendere il decorso. Quest’ultimo riprenderà al termine della prognosi.

Chi paga la malattia e per quanti giorni?
L’Inps non corrisponde alcuna indennità alla lavoratrice. È il datore di lavoro che si fa carico del pagamento dei giorni di malattia nei termini e nei tempi indicati nello schema di seguito:

 

ANZIANITÀ LAVORATIVA

N. GG ASSENZA RETRIBUTI NELL’ANNO SOLARE

TRATTAMENTO ECONOMICO DA CORRISPONDERE

CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO

FINO A 6 MESI

8 gg.

Dal 1° al 3° gg = 50% della retribuzione globale di fatto

Dal 4° al 8° gg = 100% della retribuzione globale di fatto

10 gg calendario

(se oncologica 20 gg.)

DA 6 MESI A 2 ANNI

10 gg.

Dal 1° al 3° gg = 50% della retribuzione globale di fatto

Dal 4° al 10° gg = 100% della retribuzione globale di fatto

45 gg calendario

(se oncologica 90 gg.)

OLTRE 2 ANNI

15 gg.

Dal 1° al 3° gg = 50% della retribuzione globale di fatto

Dal 4° al 15° gg = 100% della retribuzione globale di fatto

180 gg calendario

(se oncologica 360 gg.)

 

Oltre ai periodi di malattia retribuiti la lavoratrice ha diritto alla conservazione del posto di lavoro (nei limiti indicati nella tabella) da calcolarsi come 365 giorni nell’arco di due anni civili. Questi periodi sono raddoppiati in caso ci si trovi di fronte a malattie oncologiche.

Quanto costa un giorno di malattia?
Il compenso di un giorno di malattia, nelle percentuali indicate dallo schema, prende a riferimento la retribuzione globale di fatto. Se la lavoratrice è stata assunta in regime di convivenza, e non è degente in ospedale o in casa del datore di lavoro, alla retribuzione va aggiunto l’importo sostitutivo convenzionale del vitto e alloggio.

UNA CORRETTA GESTIONE
Per una corretta gestione del tuo contratto di lavoro domestico puoi rivolgerti allo sportello Mondo Colf del Patronato ACLI più vicino nella tua Regione.

 

Donatella Raggi