Lavoro domestico: quali sono i giorni di ferie e come vanno retribuiti?

Durante l’anno anche i lavoratori domestici hanno diritto ad un periodo retribuito di astensione dal lavoro: stiamo parlando delle tanto sospirate ferie.
Queste si rendono necessarie per permettere al lavoratore il recupero delle forze fisiche e mentali, che gli consentiranno di riprendere la tua attività lavorativa in maniera efficace e sana.
Vediamo quindi insieme come vanno gestite.

Chi stabilisce in quale periodo vanno godute le ferie?

In base al Ccnl lavoro domestico le ferie vanno fissate in comune accordo tra datore di lavoro e lavoratore. Non va tralasciato il presupposto importante che vede le ferie finalizzate al necessario recupero psico-fisico del lavoratore. Per questo il periodo di riposo deve aver un carattere continuativo e frazionato in non più di due periodi, salvo diversa intesa tra le parti.
I lavoratori con cittadinanza non italiana, d’accordo con il datore di lavoro, possono accumulare le ferie per un massimo di due anni. Questo è consentito per permettere al lavoratore di fare, temporaneamente, ritorno in patria.
Le ferie non possono essere godute durante i periodi di malattia, infortunio, preavviso e maternità. L’insorgere di questi eventi fa sospendere il periodo di ferie che potrà poi essere ripreso.

Quanti giorni spettano?

I giorni di ferie in un anno sono 26, indipendentemente dal fatto che il lavoro svolto sia di poche ore settimanali o a tempo pieno. Sono esclusi dal computo dei giorni di ferie le domeniche ed i festivi.

Quanto costa un giorno di ferie?

Il compenso di un giorno di ferie varia in base alla forma contrattuale instaurata.
Se il rapporto di lavoro è in regime di convivenza il datore di lavoro, per ogni giorno di ferie, dovrà corrispondere al lavoratore 1/26 del compenso mensile pattuito, comprensivo dell’importo sostitutivo convenzionale del vitto e alloggio.
Se invece si tratta di un contratto ad ore, l’importo equivale a 1/6 del compenso settimanale.
Le ferie sono un diritto irrinunciabile per il lavoratore. Per questo, quando il rapporto di lavoro è ancora in essere, è fatto assoluto divieto di pagamento delle ferie non godute.
Solo quando il rapporto cessa, che sia per dimissioni o per licenziamento, al lavoratore andrà corrisposta un’indennità sostitutiva delle ferie maturate ma non godute.
I giorni da retribuire saranno pari a tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha diritto, per quanti sono i mesi lavorati nell’anno.

Una corretta gestione

Per una corretta gestione del vostro contratto di lavoro domestico potete rivolgervi allo sportello Mondo Colf del Patronato Acli a voi più vicino.

Donatella Raggi