Molti pensano di svolgere un’attività lavorativa usurante, purtroppo poche sono le attività che rientrano nell’ambito di applicazione della legge.
Allo stato attuale, la norma va a proteggere coloro i quali che hanno accumulato qualche “buco” nella carriera lavorativa e non riescono a raggiungere i requisiti per la pensione anticipata prima del compimento dell’età per la vecchiaia.
Per coloro che maturano i requisiti nel corso dell’anno 2016 la domanda va presentata entro il 1° marzo di quest’anno.
Le prestazioni per lavori usuranti sono soggette all’applicazione della finestra mobile. La presentazione tardiva della domanda di riconoscimento di lavoro usurante comporterà un ulteriore slittamento rispetto a quello legato alla finestra.
Alcuni esempi concreti
Ho raggiunto i requisiti a gennaio 2016, presento domanda di riconoscimento del lavoro usurante entro il 1° marzo 2016, avrò la pensione liquidata con decorrenza 1° febbraio 2017 – se ho tutta contribuzione da dipendente oppure dal 1° agosto 2017 se invece è mista.
Presento la domanda in ritardo ma entro un mese, la decorrenza slitterà di 1 mese, se il ritardo è superiore ad 1 mese ma inferiore a 3, la decorrenza slitterà di 2 mesi ed infine, se il ritardo è pari o superiore a 3 mesi, la decorrenza slitterà di 3 mesi.
Le quattro categorie di lavoratori interessati
• Lavoratori addetti a mansioni particolarmente usuranti
- lavori in galleria, cava o miniera»: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
- «lavori nelle cave» mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- «lavori nelle gallerie» mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
- «lavori in cassoni ad aria compressa»;
- «lavori svolti dai palombari»;
- «lavori ad alte temperature»: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di 2ª fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
- «lavorazione del vetro cavo»: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
- «lavori espletati in spazi ristretti», con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- «lavori di asportazione dell’amianto» mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.
• Lavoratori notturni
- quelli che non seguono turni ma svolgono un lavoro che occupa almeno 3 ore nell’intervallo compreso fra la mezzanotte e le 5, per l’intero anno;
- quelli adibiti ad un lavoro a turni (cd. turnisti) e che prestino servizio per almeno 6 ore nel periodo notturno: questo significa che nelle 6 ore deve essere compreso l’intervallo fra la mezzanotte e le 5. Per accedere ai benefici del pensionamento anticipato è poi necessario dimostrare di aver lavorato al turno notturno per un certo numero minimo di giorni all’anno:
- almeno 78 giorni lavorativi all’anno
- tra 72 e 77 notti l’anno
- tra 64 e 71 notti l’anno
• Lavoratori addetti a lavorazioni “in catena”
• Conducenti di veicoli, di capienza non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
E ora i requisiti per il 2016
Le persone che hanno svolto – in qualità di lavoratori dipendenti – attività usuranti per almeno 7 anni nell’ultimo decennio, purché possano far valere entro il 31 dicembre 2016 i seguenti requisiti:
Solo contribuzione da dipendente | Contribuzione mista |
– non meno di 35 anni di contribuzione
– non meno di 61 anni e 7 mesi di età – quota non inferiore a 97,6 |
– non meno di 35 anni di contribuzione
– non meno di 62 anni e 7 mesi di età – quota non inferiore a 98,6 |
Attenzione:
- Se sei un lavoratore notturno con notti annue comprese tra 72 e 77 i requisiti di età minima e quota sono aumentati di 1 rispetto a quelli della tabella.
- Se sei un lavoratore notturno con notti annue comprese tra 64 e 71 i requisiti di età minima e quota sono aumentati di 2 rispetto a quelli della tabella
Da non dimenticare
Inviare la domanda di riconoscimento per lavoro usurante non basta, ottenuto il riconoscimento si deve inoltrare la domanda di pensione.
Il primo passo?
È chiaro a tutti, la materia è alquanto complessa, è opportuno quanto mai affidarsi a mani esperte, far analizzare la propria posizione, serve una consulenza personalizzata per fare il punto della situazione ed avere un quadro d’insieme completo e così arrivare preparati alla domanda pensione.