Le 7 regole se stai pensando alla Previdenza Complementare

previdenza_compl1 – La previdenza complementare ha finalità previdenziali e non speculative

Quando devi scegliere se aderire o meno, non farlo per la possibilità di guadagnare investendo in un fondo, ma per la possibilità di poter un domani integrare la tua pensione pubblica con una rendita privata. Per poter scegliere devi partire dalla valutazione della tua pensione pubblica: quando andrò in pensione? Quanto prenderò di pensione, rispetto a quanto prendo come stipendio? Il Patronato ACLI può assisterti , siamo vicini a te.

2 – Non rimandare la scelta

Ogni giorno perso può portare ad una diminuzione della prestazione finale! Se stai pensando: “per ora manterrò il mio TFR, poi deciderò in futuro” . Ricorda che i rendimenti nei mercati finanziari si cumulano di anno in anno e più si avvicina la data del pensionamento minori sono i benefici fiscali e la possibilità di poter costruire una rendita integrativa significativa. Perdere tempo non vale la pena.

3 – Valuta con molta attenzione gli aspetti fiscali

La previdenza complementare gode di diversi benefici fiscali, il più importante dei quali può permettere di arrivare, dopo 35 anni di contribuzione, a pagare solo il 9% di tassazione sulla prestazione finale, contro una aliquota che sarà molto probabilmente superiore al 23% per quanto riguarda la tassazione del TFR. Risparmiare conviene!

4 – La scelta di rinunciare al TFR, fatti salvi alcuni casi particolari, è irreversibile

È necessario quindi non fare questa scelta con superficialità, ma ricevere una consulenza dettagliata circa le conseguenze di questa scelta, serve una consulenza personalizzata.

5 – La previdenza complementare non è statica, va seguita nel tempo

Un comparto di investimento che può rappresentare la migliore scelta per un giovane alla prima attività lavorativa, potrebbe essere la peggiore scelta possibile per un lavoratore che si avvicina alla pensione. È necessario quindi monitorare la propria posizione previdenziale complementare con costanza e, attraverso la nostra consulenza , valutare se e come modificare di volta in volta le proprie scelte per adattarle alle mutate esigenze.

6 – I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri

Quando si decide di iscriversi ad un fondo, vanno valutati molti elementi oltre ai rendimenti passati: costi, presenza o meno del contributo del datore di lavoro, caratteristiche dei comparti di investimento e loro varietà, tipologie di prestazioni previste oltre a quelle obbligatorie per Legge. E’ fondamentale quindi leggere con attenzione tutta la documentazione contrattuale del Fondo con l’aiuto di un esperto.

7 – I Fondi non sono tutti uguali

Conoscere la differenza tra Fondi Chiusi, Fondi Aperti e Piani Individuali Pensionistici può aiutarti a fare la scelta migliore e ad evitare sorprese!

Ora tocca a te! Se vuoi noi ci siamo.