Licenziamenti illegittimi: quali tutele per il lavoratore?

Cosa succede in caso di licenziamento illegittimo da parte del datore di lavoro?

Il lavoratore che viene licenziato ingiustamente dal datore di lavoro ha diversi tipi di tutele che dipendono da varie condizioni: dimensioni dell’azienda, data di assunzione, anzianità di servizio, motivazione del licenziamento.
Se il dipendente ritiene di essere stato licenziato ingiustamente, per prima cosa deve impugnare il licenziamento.
L’impugnazione deve essere comunicata entro 60 giorni e può essere fatta sia autonomamente che con il supporto di un Patronato o di un Sindacato.
Nel caso non venga trovato con il datore un accordo sull’indennizzo o sul rientro al lavoro, è il Tribunale in ultima istanza a stabilire quali siano le tutele previste per il lavoratore ingiustamente licenziato.
Le tutele variano a seconda di diversi indici. La prima cosa da considerare è la dimensione dell’azienda: al di sotto di 15 dipendenti l’indennizzo è rapportato all’anzianità aziendale.
Per i dipendenti di aziende più grandi va tenuto conto anche del comportamento delle parti e della dimensione dell’attività economica.
In alcuni casi particolarmente gravi, come i licenziamenti discriminatori o nulli o per insussistenza dei fatti, è prevista la reintegrazione sul posto di lavoro, mentre per la maggior parte dei casi il risarcimento è costituito da un’indennità che può arrivare fino a 36 mensilità. 

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Alberto Meli