Opzione donna: si allarga la platea

La Legge di Bilancio per il 2017 porta con sé buone notizie per le lavoratrici escluse dalla cosiddetta “opzione donna” a causa dell’incremento dell’aspettativa di vita di 3 mesi.

Cos’è l’opzione donna?

La legge 243/2004 (detta Riforma Maroni) aveva introdotto in via sperimentale (2008/2015) la possibilità per le sole donne (da qui l’espressione “opzione donna”)  di ottenere la pensione di anzianità con i requisiti previgenti:

  LAVORATRICE DIPENDENTE
  LAVORATRICE AUTONOMA (o mista)
  • 57 anni di età
  • 35 anni di contributi
    (senza conteggiare disoccupazione e malattia)
  • 58 anni di età
  • 35 anni di contributi
    (senza conteggiare disoccupazione e malattia)

Con l’opzione donna la lavoratrice ottiene una pensione con requisiti ridotti ma interamente calcolata con il sistema contributivo. Questo aveva fatto considerare l’opzione donna strumento poco “appetibile”.

Con la Riforma Fornero

Con l’entrata in vigore della Riforma Fornero caratterizzata dal consistente allungamento dei tempi per la pensione di vecchiaia (da 60 a 66 anni) e il consistente aumento del requisito contributivo per la pensione anticipata (da 35 a 41 anni) , l’accesso all’opzione donna è divenuto più interessante.

La fase sperimentale

La fase sperimentale si è conclusa il 31 dicembre 2015, ma era rimasta aperta la discussione sul suo ambito di applicazione soprattutto a causa delle novità legate:

  • all’incremento dell’aspettativa di vita (3 mesi per il triennio 2013/2015);
  • alla finestra mobile di 12 o 18 mesi dal perfezionamento dei requisiti.

La Legge di Stabilità 2016 aveva disposto che entro il 31/12/2015 era sufficiente aver maturato i requisiti (compresi i 3 mesi di incremento dell’aspettativa di vita) e non anche la decorrenza con la finestra mobile.

Cosa cambia nel 2017?

La Legge di Bilancio 2017 ha stabilito che rientrano nell’ambito di applicazione della sperimentazione le lavoratrici che entro il 31/12/2015 hanno raggiunto i vecchi requisiti previsti dalla Legge 243/2004.

LAVORATRICI DIPENDENTI LAVORATRICI AUTONOME (o miste)
Nate entro il 31/12/1958 Nate entro il 31/12/1957

 

Ma attenzione!

La decorrenza della prestazione dovrà comunque tener conto sia dell’incremento dell’aspettativa di vita (3 mesi del 2013 e 4 del 2016) che della finestra mobile!

  Entro il 31/12/2015 Incrementi 2013 e 2016 Finestra mobile
Contribuzione lavoratrice DIPENDENTE 57 anni di età

35 anni di contributi

+ 7 mesi + 12 mesi
Contribuzione lavoratrice AUTONOMA O MISTA 58 anni di età

35 anni di contributi

+ 7 mesi + 18 mesi

 

Vieni a trovarci!

Per scoprire se anche tu puoi accedere all’Opzione donna, ti aspettiamo nei nostri sportelli per offrirti una consulenza previdenziale su misura.