Parte il S.I.A. (Sostegno all’Inclusione Attiva)

SIAIn attesa del Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, parte ora su tutto il territorio nazionale, un nuovo servizio: sostegno all’inclusione attiva (SIA) le cui linee guida sono state indicate nel Decreto 26 maggio 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2016.

In parole povere si tratta dell’estensione a livello nazionale della social card sperimentale introdotta nel 2012 per gli abitanti dei 12 Comuni con popolazione superiore ai 250.000 abitanti.

La procedura ed il ruolo del Comune di residenza

I cittadini presenteranno la domanda direttamente al proprio Comune di residenza (l’invio delle domande sarà possibile dal 2 settembre 2016).

Il Comune riceve le domande, effettua le verifiche anagrafiche sui richiedenti, le comunicherà all’Inps per le verifiche dei requisiti socio economici, predispone e controlla il rispetto dei progetti personalizzati.

L’INPS è chiamato ad effettuare i controlli delle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso dei requisiti richiesti (più sotto indicati) e della conseguente disposizione dei benefici economici, che saranno erogati dal Gestore del servizio attraverso la Carta precaricata.

Benefici

Il SIA è un sussidio economico a nuclei familiari in condizioni economiche di estremo disagio ed è subordinato all’adesione ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa proposto dal Comune di residenza.

Il beneficio economico viene concesso, con cadenza bimestrale, in relazione alla composizione del nucleo familiare beneficiario, secondo la seguente ripartizione:

Numero componenti nucleo Importo mensile
1 80 euro
2 160 euro
3 240 euro
4 320 euro
5 o più membri € 400 euro

 

Requisiti

Il richiedente deve:

  1. essere cittadino italiano o comunitario ovvero familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  2. essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda).

Nessun componente il nucleo deve risultare in possesso di:

  1. autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta;
  2. autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei 3 anni precedenti la richiesta.

Nel nucleo familiare deve essere presente:

  • o un componente di età minore di 18 anni;
  • o una persona con disabilità e di almeno un suo genitore;
  • o una donna in stato di gravidanza accertata;

inoltre

  1. l’ ISEE del nucleo familiare deve essere inferiore o uguale a 3.000 euro;
  2. eventuali trattamenti economici concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni non devono essere superiori a 600 euro mensili;
  3. nessun componente del nucleo deve risultare titolare di:
  • prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI);
  • assegno di disoccupazione (ASDI);
  • altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
  • carta acquisti sperimentale.