Pensione e lavoro: non ci perdo e ci guadagno

quesitodopo_pensioneSono un lavoratore dipendente in pensione da dicembre 2015. Una eventuale riassunzione comporta una decurtazione sulla pensione? Cosa accade dei contributi versati dopo il pensionamento?

La normativa attuale prevede la totale cumulabilità della pensione anticipata o di anzianità e di vecchiaia con i redditi da lavoro dipendente o autonomo. Per questo motivo, in caso di ripresa dell’attività lavorativa, la pensione non è soggetta ad alcuna decurtazione da parte dell’INPS.

La contribuzione versata dopo il pensionamento può essere oggetto di supplemento, in altre parole si matura un aumento.

Si tratta di una quota aggiuntiva di pensione che l’INPS riconosce in virtù della contribuzione versata dopo la pensione. L’importo del supplemento si somma a quello della pensione originaria diventandone parte integrante anche ai fini della tredicesima mensilità.

La prestazione è concessa a solo a domanda ed è riconosciuta a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione dell’istanza.

La domanda può essere presentata solo a determinate scadenze. In via generale il supplemento di pensione può essere chiesto solo dopo almeno 5 anni dalla data di decorrenza della pensione o del precedente supplemento.

In più, il pensionato può richiedere, per una sola volta, il supplemento dopo che siano trascorsi almeno due anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento a condizione che sia stata compiuta l’età per la pensione di vecchiaia.

Il calcolo di quando poter richiedere l’aumento di pensione non è semplice o immediato, meglio affidarsi a mani esperte.