Pensioni: come funziona il part time agevolato

part-time_agevolatoDal 2 giugno il via al part time agevolato per i lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia: nuove prospettive da valutare.

Interessa i lavoratori del solo settore privato con almeno 20 anni di contributi ed un rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato che maturano entro il 31 dicembre 2018 il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

La riduzione dell’orario

Per questi lavoratori è prevista la possibilità di trasformare, d’accordo con il datore, il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con una riduzione dell’orario contrattuale tra il 40 ed il 60%.

In busta paga

Il lavoratore che si avvale di questa particolare forma di part time agevolato percepisce, in aggiunta alla normale retribuzione per il tempo parziale svolto, una somma pari alla contribuzione previdenziale che sarebbe stata a carico del datore sulla prestazione non lavorata. Questa quota aggiuntiva non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non è soggetta ad alcun onere contributivo.

E sulla futura pensione?

Ai fini del futuro trattamento di pensione, il periodo di mancata attività lavorativa è coperto da contribuzione figurativa a carico dello Stato – nel limite delle risorse finanziarie disponibili nel triennio di sperimentazione – in modo che l’importo del futuro trattamento di pensione non subisca penalizzazioni dovute al lavoro ridotto. La riduzione di orario ed i benefici stipendiali e previdenziali ad essa connessi operano sino al compimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

Meglio essere seguiti

L’accesso al part time agevolato è soggetto al duplice controllo dell’INPS e del Ministero del Lavoro.

Il lavoratore interessato deve, infatti, richiedere in via preventiva all’Ente previdenziale la certificazione del possesso dei requisiti contributivi ed anagrafici previsti. Dopo il rilascio della certificazione, il lavoratore ed il datore stipulano un contratto di lavoro a tempo parziale agevolato, sottoposto al nulla osta da parte della Direzione Territoriale del Lavoro e, da ultimo, al rilascio dell’autorizzazione conclusiva da parte dell’INPS.

Per maggiori dettagli operativi, noi ci siamo, cerca la sede a te più vicina e incontriamoci.

Per approfondimenti leggi la Circolare INPS n. 90 del 26/05/2016.