Per chi lavora nella scuola: come prepararsi alla pensione

Il nuovo anno scolastico è alle porte, e per gli insegnanti è tempo di bilanci e di decisioni importanti in vista della pensione. Le carriere di chi lavora nella scuola sono spesso frammentate: i versamenti contributivi non sempre sono continuativi e talvolta sono distribuiti tra diverse casse previdenziali. 

Carla, ad esempio, dopo vent’anni di incarichi, è ancora precaria. Ha scelto di concludere così la sua carriera lavorativa, privilegiando la libertà e la possibilità di prendersi cura prima dei figli e ora dei genitori.
Giulia, invece, è appena entrata in ruolo dopo anni di supplenze, ma si chiede se sia più conveniente ricongiungere tutti i contributi nella gestione pubblica o riscattare la laurea.
Gianni insegna poche ore a settimana, ma è anche ingegnere iscritto all’albo e versa contributi come libero professionista. Che fine faranno tutti i contributi versati? 

Tre storie, tre situazioni diverse. Conosciamo bene le problematiche di insegnanti e personale ATA, e sappiamo quanto l’incertezza sul presente e sul futuro possa generare apprensione. 

Ecco alcune situazioni da valutare attentamente: 

  • Gli anni pre-ruolo vanno spesso verificati e, se necessario, rettificati. 
  • Fino al 31/12/2025 è possibile richiedere la pace contributiva, se la posizione assicurativa è interamente successiva al 1996. 
  • Il riscatto agevolato, a percentuale o a riserva matematica, può anticipare l’anzianità contributiva e aumentare l’importo della pensione futura. 
  • La ricongiunzione può consentire l’accesso alla pensione con Opzione Donna, se si possiedono anche altri requisiti. 

Riscatto del titolo di studio, pace contributiva, ricongiunzione, computo, accredito figurativo, previdenza complementare: sono solo alcune delle azioni possibili per consolidare la propria posizione. Alcune sono gratuite, altre onerose, ma gli oneri sono spesso dilazionabili e deducibili dal reddito complessivo. Per questo è importante valutare fin da subito un eventuale investimento. 

In presenza di invalidità, eventuali maggiorazioni contributive devono essere attentamente considerate. Anche in caso di gravidanze extra-lavorative precedenti agli incarichi, è possibile richiedere l’accredito della contribuzione figurativa. 

Arrivare preparati

Il nostro consiglio è di richiedere periodicamente una verifica previdenziale per conoscere le opportunità offerte dal sistema e arrivare preparati alla pensione. 

La posizione contributiva è come un mosaico, composto da “mattoncini” accumulati nel corso della vita professionale: mantenerla aggiornata è fondamentale. 

Prenota il tuo appuntamento o trova la sede a te più vicina, gli operatori del Patronato Acli sapranno illustrarti le soluzioni più adatte alla tua situazione e alle tue esigenze, per gestire al meglio il tuo futuro. 

 

Ilenia Curti