L’estratto conto contributivo previdenziale è un documento molto importante
Molti lavoratori si preoccupano di conoscere la propria posizione previdenziale solo quando si è prossimi al pensionamento. Il rischio è di avere, a distanza di decenni, brutte sorprese perché si scopre l’assenza dei contributi obbligatori a causa di omissioni da parte dei datori di lavoro oppure per il mancato accredito dei periodi lavorativi da parte dell’Istituto previdenziale o ancora per anomalie riguardanti i propri dati anagrafici che per quanto possano essere banali, comportano ritardi di mesi nella liquidazione della pensione.
Cos’è l’estratto conto contributivo e come leggerlo?
L’estratto conto contributivo è un documento nel quale vengono elencati analiticamente i contributi versati dai vari datori di lavoro, quelli inerenti i contributi volontari, i contributi figurativi per periodi di malattia, di maternità, di infortunio, di disoccupazione e quelli inerenti il periodo durante il quale è stato prestato il servizio militare o civile.
Per ogni periodo vengono indicate le date di inizio e di fine della contribuzione, la valorizzazione temporale in settimane per i lavoratori dipendenti, in mesi per i lavoratori autonomi del commercio, artigiani e coltivatori diretti, in giorni per i lavoratori dello spettacolo dell’agricoltura e le relative retribuzioni che saranno utilizzate per il calcolo della futura pensione.
Perché è importante avere l’estratto conto previdenziale?
L’estratto conto permette al lavoratore di verificare la correttezza dei dati inerenti la propria posizione assicurativa. In moltissimi Stati questo documento viene inviato annualmente al lavoratore mentre, per quanto riguarda l’Italia, i cittadini, compresi coloro che sono residenti all’estero, hanno la possibilità di richiederlo avvalendosi anche degli Enti di Patronato che provvedono a inoltrarne la richiesta per via telematica e a produrre on line l’estratto stesso, procedendo quindi ad una verifica “in diretta” con l’interessato. In questo modo è possibile immediatamente rilevare i periodi mancanti e correre ai rimedi possibili.
L’estratto contributivo è molto importante anche per il lavoratore che si è trasferito all’estero: i contributi versati in Italia, pochi o tanti che siano, oltre ad essere necessari per l’erogazione della pensione italiana, sono valutati anche ai fini della pensione che verrà richiesta all’istituto previdenziale dello Stato in cui si è emigrati ai fini del calcolo dell’anzianità necessaria per l’accesso al pensionamento.
Mettiti al riparo da brutte sorprese
Essere in possesso del proprio estratto contributivo è come avere l’estratto del nostro conto corrente bancario e deve essere verificato con la stessa, o maggiore, attenzione per potere avere la certezza che la propria domanda di pensione sia un adempimento svolto con serenità al riparo di brutte e dannose “sorprese”.
Gli Operatori del Patronato ACLI possono aiutarti ad avere questo importante documento in tutta sicurezza, trova la sede a te più vicina.
Raffaele De Leo