Sono disoccupato in cerca di lavoro dove vado?

anpalDal 1° gennaio abbiamo una nuova Agenzia: ANPAL , acronimo che sta per Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.

La solita Agenzia? Nelle intenzioni del Governo e nella logica del Job Act così non è.

La riforma del lavoro si basa su un equilibrio tra le politiche passive di sostegno al reddito e quelle politiche attive chiamate a favorire l’effettiva ricollocazione del lavoratore, tramite percorsi personalizzati e utili all’acquisizione di nuove competenze. Mettere in rete le esperienze pubbliche e private tramite uno strumento informativo unico nazionale, consentirà a chi ha perso lavoro di confrontarsi, su tutto il territorio del Paese, con la domanda di profili professionali analoghi al suo e quindi potrebbe avere maggiori chance.

Work in progress

Il portale unico di registrazione di chi è in cerca di lavoro non è ancora attivo. Ricordiamoci che si considera disoccupato il cittadino privo di qualsiasi attività di lavoro ma anche quelli che svolgono un’ attività lavorativa, subordinata o autonoma, da cui derivi un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione, pari a 8.000,00 euro per le attività di lavoro subordinato o parasubordinato e 4.800,00 euro per quelle di lavoro autonomo.

Un passo alla volta, senza dimenticarne nessuno

Chi ha diritto ad ottenere le prestazioni a sostegno della disoccupazione (ad esempio indennità Naspi o Dis-coll) rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità DID a nuovo lavoro contestualmente alla domanda per ottenere l’indennità. Solo successivamente, si reca al Centro per l’Impiego per la stipulazione del patto di servizio.

Il patto di servizio è un accordo formale tra il lavoratore e il Centro per l’impiego, in cui vengono definite le azioni che il lavoratore deve intraprendere per la ricerca attiva del lavoro. La sottoscrizione del patto di servizio personalizzato è obbligatoria. La mancata sottoscrizione del patto o il mancato ed ingiustificato rispetto degli accordi comporta la perdita degli ammortizzatori sociali.

Il primo passo?

I passaggi sono chiari ma delicati, è opportuno quanto mai affidarsi a mani esperte, serve una consulenza personalizzata per non perdete diritti ed opportunità.

 

… e per coloro i quali non hanno i requisiti per avere ammortizzatori sociali, rilasciano la DID o recandosi personalmente al Centro per l’impiego o usufruendo della procedura DID on line (attivata dalle singole regioni) ed in tale sede individueranno l’ente cui rivolgersi per la sottoscrizione del Patto di servizio.