COVID-19: Quarantena equiparata a malattia e conservazione del posto di lavoro

Il Decreto “Cura Italia” ha stabilito delle regole speciali per i lavoratori dipendenti che a causa del COVID-19 si ritrovino a vivere in isolamento, a casa o in altri luoghi, su indicazione del Servizio Sanitario.
La norma prevede che nel caso in cui il SSN stabilisca un provvedimento di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, il periodo in questione venga equiparato a malattia.
A seguito della disposizione di una di queste misure, il medico curante dovrà redigere il certificato di malattia contenente gli estremi del provvedimento di quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria.
Il lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, è pertanto considerato in malattia.
Questi periodi di malattia non vengono conteggiati ai fini del calcolo del periodo massimo di conservazione del posto di lavoro previsto dalla legge o dal Ccnl (periodo di comporto).
Durante il periodo di malattia il lavoratore ha diritto a percepire l’indennità prevista dall’INPS, oltre all’integrazione eventualmente stabilita dal contratto collettivo applicato dal datore di lavoro.

 

Alberto Meli