Una deroga importante alla legge Fornero: in caso di riconoscimento di invalidità civile uguale o superiore all’ 80% è possibile accedere alla Pensione di Vecchiaia Anticipata al compimento del 55° anno di età + 7 mesi per le donne, mentre per gli uomini il diritto scatta al 60° anno di età + 7 mesi.
Agli invalidi dall’80% in su non si applicano dunque le norme della Riforma Fornero che, lo ricordiamo, con decreto legge 201/2011, ha spostato i requisiti di accesso alla pensione rendendoli più stringenti ed allontanando sempre di più il raggiungimento della stessa, in virtù anche delle aumentate aspettative di vita che ogni due anni andranno ad incrementare ulteriormente i requisiti per poterla ottenere. Nel 2018, con una contribuzione minima di 20 anni, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia non prima del compimento dei 66 anni e 7 mesi di età, requisito anagrafico valido per tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici.
La legge di Riforma del 2011 non ha modificato quanto disposto dalla precedente norma (D.Lgs 503/92), tutelando i soggetti invalidi dall’innalzamento ai nuovi e più elevati limiti di età, anche se tale prestazione pensionistica rimane, comunque, sempre legata all’incremento delle aspettative di vita ed al meccanismo delle “finestre di accesso”, ovvero un anno di attesa per l’erogazione effettiva della pensione.
Flavio Valgimigli