Lotta alla povertà: nuovi criteri per il SIA

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale 16 marzo 2017, si amplia, da fine aprile, la platea dei potenziali beneficiari del SIA, la misura di contrasto alla povertà prevista dalla Legge di Stabilità per il 2016 destinata ad essere sostituita dal Reddito di Inclusione entro fine anno.

Cos’è il SIA

Si tratta di un contributo, da richiedere al proprio Comune di residenza ed erogato dall’INPS con cadenza bimestrale su carta di pagamento elettronica, riservato alle famiglie con grave disagio economico, dove sia presente almeno un minore, un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza.

L’importo mensile dell’assegno è di 80 euro per componente familiare, per un massimo di 400 euro in caso di famiglie con 5 o più membri. Per effetto delle recenti modifiche, ai nuclei familiari composti da un genitore solo e da figli minorenni viene riconosciuta una quota aggiuntiva di ulteriori 80 euro mensili.

Dall’ammontare del SIA sono dedotte eventuali somme già erogate a titolo di social card, di incremento del bonus bebè per le famiglie con Isee basso e l’assegno per nucleo familiare con almeno tre figli minori erogato dai Comuni.

Chi ne ha diritto

Il SIA è riservato ai nuclei familiari con le seguenti caratteristiche:

  • il richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero titolare di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • Il richiedente deve essere residente in Italia da almeno due anni;
  • Il nucleo familiare deve comprendere in alternativa un minore, una persona con disabilità insieme al suo genitore o una donna in stato di gravidanza accertata;
  • il nucleo familiare deve trovarsi in disagio economico attestato da un indicatore Isee inferiore o uguale ai 3.000 euro;
  • nessun membro del nucleo familiare deve essere titolare di carta acquisti sperimentale né di Naspi o Asdi o altri ammortizzatori sociali;
  • nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi precedenti la domanda ovvero di autoveicoli con cilindrata oltre i 1300 cc e motoveicoli oltre i 250 cc immatricolati nel triennio precedente; con le recenti modifiche sono esclusi gli autoveicoli ed i motoveicoli oggetto di agevolazione fiscale per le persone con disabilità ;
  • in caso di godimento da parte dei membri del nucleo familiare di pensioni o trattamenti assistenziali, il valore complessivo delle prestazioni già erogate non può superare i 600 euro mensili, elevati da aprile a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente;
  • attribuzione di punteggio della valutazione multidimensionale del bisogno di almeno 25 punti (anziché i 45 della disciplina originaria), calcolato dall’INPS secondo il carico familiare, la situazione economica e quella lavorativa.

Il SIA è subordinato all’accettazione da parte del nucleo familiare di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto insieme ai servizi sociali competenti, il cui mancato rispetto comporta la revoca o l’esclusione dal sostegno.