Naspi e pensione: attenzione agli indebiti

La disciplina delle indennità di disoccupazione in ambito ASPI, introdotta dal 2012 in avanti, prevede come ipotesi di decadenza dalla prestazione il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato.

Questa disciplina si pone in forte discontinuità con il previgente regime che, nell’ipotesi in esame, non prevedeva la decadenza dalla prestazione al solo maturare dei requisiti pensionistici (anche senza accesso alla pensione), ma soltanto una sua incompatibilità con l’assegno pensionistico. Dunque, l’aver perfezionato il diritto a pensione anticipata o di vecchiaia e non l’effettivo godimento di queste si configura oggi come una causa automatica di decadenza dalla Naspi con conseguente revoca della prestazione e recupero di quanto erogato indebitamente.

Da un punto di vista pratico, la questione assume una particolare rilevanza: si pensi all’ipotesi in cui il titolare di Naspi semplicemente non sia a conoscenza del diritto a pensione, oppure, pur essendolo, decida in buona fede di continuare a percepire la disoccupazione perché di importo più favorevole. Oppure a casi in cui, per i più vari motivi, si presenti una domanda di pensione differita rispetto alla data di maturazione dei requisiti e, all’interno di questo lasso di tempo sia stata percepita la Naspi. Si pensi ad un diritto a pensione perfezionato con il pagamento completo di un riscatto o di una ricongiunzione o con l’accredito tardivo di contribuzione obbligatoria a figurativa.

Tutte queste situazioni meritano di essere gestite con attenzione proprio per evitare che si generi un indebito ed un recupero sulla futura pensione. Quando hai un dubbio o senti di aver bisogno di un consiglio rivolgiti con fiducia ai notri operatori che sapranno analizzare la tua situazione e offrirti la loro consulenza. Qui puoi trovare la sede per te più vicina e comoda da raggiungere.