Premio alla nascita: cos’è e chi può richiederlo

Ho letto che con l’ultima Finanziaria è stato istituito un premio per i nuovi nati. Nonostante le ricerche in rete e le richieste all’INPS in questi mesi non sono riuscita ad avere informazioni più precise. Potete darmi indicazioni in merito?

L’ultima Legge di Bilancio ha istituito, a decorrere dal 1 gennaio 2017, un premio alla nascita con cui si riconosce alle neo mamme un contributo una tantum di 800 euro. Con le circolari n.39 del 27 febbraio u.s., l’INPS ha finalmente rotto il silenzio dando le prime indicazioni sulla disciplina di questa misura e si è riservata di precisare in seguito le modalità di presentazione delle domande ed i criteri di gestione in fase istruttoria.

Eventi tutelati

Il “Premio alla nascita” può essere concesso, a partire dal 1° gennaio 2017, per il verificarsi dei seguenti eventi:

  • Compimento del 7° mese di gravidanza
  • Parto, anche se antecedente l’inizio dell’8° mese di gravidanza
  • Adozione del minore, nazionale o internazionale
  • Affidamento preadottivo, nazionale o internazionale

Con la circolare 61 del 16 marzo, l’INPS ha precisato che il beneficio è concesso in un’unica soluzione, per evento (gravidanza o parto, adozione o affidamento), e in relazione ad ogni figlio nato o adottato/affidato.

Chi ne ha diritto

Il contributo è riconosciuto alla donne gestanti o alle madri che siano in possesso dei requisiti soggettivi già previsti per il cd. bonus bebè:

  • Residenza in Italia
  • Cittadinanza italiana o comunitaria. Le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane
  • Per le cittadine non comunitarie è richiesto il possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE

A differenza del bonus bebè, il premio alla nascita si caratterizza per non prevedere alcun requisito reddituale o di situazione economica ISEE.

Allo stato attuale, è ancora preclusa la possibilità di presentare domanda all’INPS. L’Istituto si è impegnato a divulgare, appena possibile, le istruzioni per la presentazione delle istanze senza che il ritardo nelle operazioni di avvio rechi pregiudizio per le aventi diritto dal 1 gennaio 2017.