Prestazioni di invalidità: facciamo chiarezza

Il panorama delle prestazioni previste per gli invalidi è molto vasto e spesso può creare confusione in chi purtroppo si approccia, per necessità, a questo mondo.

Innanzitutto, bisogna distinguere cosa vuol dire “invalidità” dal punto di vista previdenziale e dal punto di vista assistenziale. A fronte delle stesse patologie, le differenze tra i due aspetti sono sostanziali sia per le definizioni del termine e sia per le prestazioni. Bisogna quindi partire dalla definizione dei termini “previdenza” ed “assistenza”.

 

La previdenza sociale

La “previdenza sociale” è l’impianto legislativo ed organizzativo, istituito dallo Stato ai sensi dell’art. 38 della Costituzione: “I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.

La previdenza sociale si basa su un sistema “assicurativo”, gestito dagli Istituti ed Enti previdenziali, finanziato dai contributi versati da tutti i lavoratori e dalle aziende. I principali Istituti sono:

· l’INPS, che gestisce l’assicurazione I.V.S., per l’Invalidità, la Vecchiaia ed i Superstiti.

· l’INAIL, che gestisce l’assicurazione per gli infortuni e le malattie professionali.

Come qualsiasi assicurazione, il sistema previdenziale, a fronte dei contributi versati, eroga le prestazioni economiche ai propri assicurati che si trovano in situazione di bisogno e possono fare valere determinati requisiti.

 

L’assistenza sociale

Il ruolo dell’assistenza sociale è definito anch’esso nell’art. 38 della nostra Costituzione: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. […] Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale”.

Nell’ambito dell’assistenza sociale i compiti sono affidati alla Pubblica Amministrazione, nei suoi vari livelli territoriali, consistenti nella fornitura di prestazioni, normalmente gratuite, dirette all’eliminazione delle disuguaglianze economiche e sociali all’interno della società.

 

Differenze tra l’Invalidità “previdenziale” e l’invalidità “assistenziale”

· Sotto l’aspetto “previdenziale”, oltre allo stato sanitario del soggetto, per avere diritto ad una prestazione bisogna intanto che la persona sia “assicurata”, quindi che siano stati versati i contributi previdenziali, e che la propria patologia comporti una riduzione delle capacità lavorative e di guadagno.

· Sotto l’aspetto “assistenziale”, l’eventuale diritto alle prestazioni non dipende dall’aspetto assicurativo, quindi contributivo, ma dal quadro socio-sanitario del soggetto e dalle sue condizioni reddituali.

In conclusione, due persone con la stessa patologia possono trovarsi in condizioni diametralmente diverse dal punto di vista socio-economico. Illustreremo quindi le diverse prestazioni di invalidità “previdenziale” e di invalidità “assistenziale” in altre due news che troverete sul nostro sito.

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Raffaele De Leo