In arrivo i decreti di APe e lavoratori precoci

In dirittura d’arrivo i decreti attuativi dell’APe e dei benefici previdenziali per lavoratori precoci, le nuove misure di flessibilità pensionistica introdotte dalla Legge di Bilancio 2017. Potrebbero essere varati già nel corso di questa settimana per poi essere pubblicati in tempo utile a consentire l’operatività delle nuove misure già a partire dal 1° maggio 2017, data di avvio individuata dalla legge.

Anticipazioni e indiscrezioni

I decreti attuativi dovevano essere adottati entro la scadenza del 2 marzo 2017, il termine non è stato rispettato ma sembrerebbe essere stata raggiunta un’intesa di massima tra governo e parti sociali e quindi oramai è prossima l’emanazione dei provvedimenti.

I principali aspetti operativi che dovranno essere disciplinati dai decreti sono:

  • APE VOLONTARIO
    • la misura massima e minima che il lavoratore potrà richiedere. In base alle anticipazioni fornite agli organi di stampa si dovrebbe trattare rispettivamente di un valore pari al 90% dell’importo netto della futura pensione di vecchiaia spettante (misura massima), e di un minimo mensile richiedibile pari a 150,00 euro;
    • i diversi aspetti operativi del procedimento di attivazione e definizione della domanda: modulistica per la domanda e procedure di inoltro, convenzioni con banche ed imprese assicurative, facoltà di estinzione anticipata del prestito, ulteriori criteri, condizioni e adempimenti per l’accesso al finanziamento, nonché i criteri, le condizioni e le modalità di funzionamento del Fondo di garanzia che verrà attivato per la copertura dei rischi bancari connessi al finanziamento;
    • i costi, in termini di tasso di interesse e premio assicurativo sul prestito, che il lavoratore sarà chiamato a sostenere per accedere: a fronte di un TAN di interesse al 2,5% del credito e di un premio assicurativo al 29% del capitale inizialmente ipotizzati dal governo, le indiscrezioni trapelate dall’ultimo incontro governo/sindacati di giovedì 23 marzo riferiscono di un “primo tasso fisso d’ingresso” elevato alla misura del 2,75% ed aggiornabile ogni 2/3 mesi, e di un premio assicurativo ancora da definire ma che comunque potrebbe essere un po’ più alto del 29% indicato nelle prime proiezioni governative. A questi costi si aggiungerà poi una commissione di accesso al Fondo di garanzia più sopra indicato (valore compreso tra l’1 e il 2%) ;
    • la “massima rata di ammortamento” da intendersi come livello massimo di indebitamento che viene consentito alla persona richiedente: in base alle anticipazioni fornite tale livello massimo si dovrebbe attestare nella misura del 30% delle risorse disponibili del pensionando. Pertanto, la rata di ammortamento dell’APE sommata ad eventuali ulteriori debiti erariali o di altro genere già incidenti sul richiedente (es. mutuo casa, altro prestito bancario, assegni divorzili o familiari etc…) non devono superare nel loro complesso il 30% della futura pensione spettante. Se tale livello massimo di indebitamento viene superato, l’APE non dovrebbe quindi essere accordato;

 

  • APE SOCIALE E LAVORATORI PRECOCI
    • i termini e procedure di presentazione delle domande: secondo le anticipazioni fornite, i lavoratori che intendono accedere ad Ape Sociale e ai benefici previsti per i lavoratori precoci nell’anno 2017 saranno tenuti a presentare domanda all’Inps nella “finestra” che va dal 1° maggio al 30 giugno p.v. Poi dal 1° luglio al 30 novembre si aprirà una “seconda finestra” volta all’esame e accoglimento di ulteriori domande sulla base delle risorse che saranno risultate residue. Il 30 settembre si dovrebbe pervenire alla redazione di una graduatoria dei destinatari delle misure. Per il 2018 si parla invece di domanda da dover presentare entro il termine del 31 marzo dell’anno stesso. Tali finestre unica servono a garantire il monitoraggio sui flussi di uscita innescati da questi due canali di anticipo che contano su finanziamenti rispettivamente di 360 (precoci) e 300 milioni (Ape Sociale) nel primo anno di applicazione. La spesa sarà gestita dall’Inps con un meccanismo “a rubinetto” su platee ipotizzate di circa 25mila lavoratori precoci e 35mila “apisti sociali”, sempre nel primo anno di applicazione;
    • la determinazione delle caratteristiche specifiche delle attività lavorative “particolarmente difficoltose e rischioserientranti nelle 11 professioni individuate come destinatarie dell’APE Sociale e dei benefici per lavoratori precoci;
    • le procedure accertative delle condizioni per l’accesso ai benefici, la relativa documentazione da presentare a tali fini, le modalità attuative del monitoraggio delle domande (esiste un vincolo finanziario annuo che, in caso di superamento, comporta il possibile differimento della decorrenza pensionistica).

Per una panoramica di quelli che sono i principali requisiti di accesso a questi nuovi istituti e benefici vi rimandiamo alle news già pubblicate:

APE volontario e APe Sociale nella Legge di Stabilità 2017

Lavoratori precoci in pensione da maggio 2017 ma non tutti