Pensione di anzianità o anticipata: si può tornare a lavorare?

Sono andato in pensione qualche anno fa e mi è stata fatta una proposta di assunzione come lavoratore dipendente molto interessante. Ma se dovessi accettare cosa succederebbe con la pensione che percepisco?

In via generale, dal 2009 la pensione è cumulabile con i redditi da lavoro, sia dipendente che autonomo o in collaborazione, ma ci sono delle situazioni nelle quali la specifica norma prevede delle restrizioni o, addirittura, l’impossibilità di tornare la lavoro: ciò dipende dal tipo di pensione che si sta percependo.

Mentre per chi è andato in pensione di vecchiaia non ci sono ostacoli nel riprendere l’attività lavorativa, salvo il fatto che per i dipendenti, all’atto del pensionamento bisogna cessare il rapporto di lavoro (condizione non richiesta ai lavoratori autonomi che possono continuare l’attività), per chi è in pensione di anzianità o anticipata bisogna fare molta attenzione.

Vediamo nello specifico questi casi.

Pensione anticipata con Quota 100, Quota 102 e Quota 103

Per chi è andato in pensione con le cosiddette “quote”, il cumulo del trattamento pensionistico e dei redditi di lavoro di qualsivoglia natura non è consentito, ad eccezione del lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Nel caso in cui il predetto limite venga superato, oppure vengano prodotti altri redditi da lavoro nel periodo in cui vige l’incumulabilità, la pensione in pagamento viene sospesa per l’intero anno (non revocata).

Questa limitazione a cumulare la pensione ed i redditi di lavoro cessa quando viene compiuta l’età pensionabile di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni. Superato questo traguardo, non sussistono problemi di cumulo.

Pensione anticipata per Lavoro Precoce

I titolari di pensione anticipata per Lavoro Precoce non possono svolgere attività lavorativa di qualsiasi natura dal momento del pensionamento sino alla data di maturazione teorica del requisito contributivo per l’accesso a pensione anticipata ordinaria, attualmente pari a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

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Raffaele De Leo